«La sanzione è da togliere se c’è l’errore»

Il difensore civico Barbetta: «Le infrazioni vere potrebbero essere meno». La sanatoria? «Non sarebbe un regalo. Il verbale è valido solo se i cartelli sono stati installati con il dovuto anticipo e pubblicizzati»

Non trova corretto il termine «sanatoria». O la multa è giusta e va pagata, o è sbagliata e quindi è da annullare. Il difensore civico, Alessandro Barbetta, preferisce basarsi su fatti oggettivi. Anche nel caso delle sei «trappole». Cioè delle zone a traffico limitato, nate malauguratamente in contemporanea all’Ecopass. «Se la segnaletica risulta chiara ed è stata posta all’inizio delle vie con il dovuto anticipo - spiega Barbetta - allora le multe sono da pagare. Viceversa, se i cartelli sono stati installati lo stesso giorno dell’Ecopass senza la pubblicità necessaria, allora la contravvenzione non ha senso di esistere. In questo caso la multa è un errore. Ma non parlerei di sanatoria». Sanatoria ha il sapore della concessione. L’errore è un’altra cosa.
Il numero di multe Ecopass è da spavento, è vero. Ma l’ombudsman milanese suggerisce di andarci cauti e aspettare dopo le verifiche «per vedere cosa rimarrà nella rete». Può essere che, dopo i controlli, il numero di contravvenzioni «effettive» sia inferiore rispetto alla valanga di violazioni calcolate oggi. Il solo fatto che il Comune di Milano abbia messo in piedi un sito e un sistema per far controllare di persona la correttezza o meno della multa ricevuta, secondo Barbetta è segnale di un atteggiamento «cauto e saggio». «Il Comune - spiega - non dà per scontato che sia tutto perfetto e che il sistema abbia funzionato senza intoppi fin dall’inizio. Anzi, mette in conto che ci possano essere degli errori e mette i cittadini nelle condizioni di verificarli di persona». È quindi tutto da vedere. Con tutta probabilità le mille multe al giorno saranno meno. La prima garanzia per i cittadini è proprio la possibilità di poter fare «la prova del nove» della multa ricevuta prima di fare un ricorso vero e proprio. «È presumibile - immagina Barbetta - che le multe siano concentrate soprattutto nei primi venti giorni di Ecopass e che gli errori siano più frequenti all’inizio. Vedremo, in base alle segnalazioni dei cittadini, quali sono stati i correttivi introdotti e se le difficoltà organizzative dell’inizio sono poi state risolte». Le somme si potranno tirare solo dopo aver raccolto e verificato tutte le lamentele e le contestazioni.

«Un bilancio serio - sostiene il difensore civico - si potrà fare solo dopo gli auto-controlli da parte dei cittadini». Al momento non sono molte le richieste di aiuto sull’Ecopass arrivate sulla scrivania di Barbetta. «Da quando arriveranno i verbali a casa dei cittadini, aumenteranno anche le domande di intervento».

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