Troppo facile dire scherma e pensare Vezzali. Perché invece non dire Salvatore Sanzo, pisano con il fioretto doro e la lingua avvelenata.
Al suo curriculum, che gronda ori e argenti, ha aggiunto il titolo di campione del mondo a Lipsia, conclusione di una sfida tutta sua tra il mondo in pedana e quello al di fuori che laspettava al varco. Capopopolo nel chiedere il cambio del ct allinizio di stagione, ha chiuso la sua rivoluzione dimostrando di avere classe e talento, ma anche la forza di chi osa.
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