Consiglio numero uno: procuratevi i «Jeans Icon», gli unici al mondo con tasche «anti-radiazioni» per portare il cellulare «senza rischiare di rimanere contaminati».
Consiglio numero due: se avete la «fortuna» di possedere uno di questi pantaloni che promettono di «proteggere dagli effetti nocivi dei cellulari», buttatelo pure nella spazzatura. Tanto non serve a nulla...
Lo sappiamo, i consigli sono contraddittori; ma la cosa diventa inevitabile quando la domanda è: «I telefonini fanno male alla salute o no?». Il quesito è serio, ma le risposte degli esperti non sono mai state allaltezza della situazione. Prendete i cervelloni dellOrganizzazione mondiale della sanità (Oms): in uno studio di qualche anno fa sostenevano che i telefonini erano «innocui», oggi (in una ricerca anticipata dal Daily Telegraph) sostengono che «facilitano linsorgenza dei tumori al cervello». LOms - a dire il vero - ci ha abituato a dire tutto e il contrario di tutto: è accaduto con laviaria, linfluenza suina e virus vari. Prima scatta lallarmismo, poi si tira il freno. Con tanti saluti per lautorevolezza dei ricercatori Oms, proprio quelli che dovrebbero «tutelare lintegrità medica della popolazione mondiale». Peccato che lesempio del dossier su «salute e telefonini» dimostri esattamente il contrario.
Vediamo cosa sottolineava un precedente rapporto dellOms: «Levidenza scientifica attuale indica che lesposizione a campi a radiofrequenza come quelli emessi dai telefoni cellulari e dalle stazioni radio base non inducono o favoriscono verosimilmente il cancro. In particolare tre studi epidemiologici recentemente conclusi non hanno trovato nessuna evidenza convincente di aumenti del rischio di insorgenza di tale patologia o di altre malattie». Possiamo stare tranquilli, quindi? Macché. Da Ginevra fonti ufficiali dellOms denunciano adesso lesatto contrario: «I telefonini fanno male alla salute e possono favorire linsorgenza di numerosi tumori...». A questo punto, noi cittadini telefoninidipendenti, cosa dobbiamo fare? Fregarcene allegramente fidandoci della prima ricerca, oppure cominciare a scavarci la fossa prestando fede alla seconda?
Qualcuno propone di cercare conforto nel parere di diversi istituti di ricerca. Ottima idea. Se non fosse che anche altri organismi (ministero della Ricerca, Cnr, Enea ecc.) spesso arrivano a conclusioni piuttosto bizzarre. Nel 2004 i curatori del progetto nazionale «Salvaguardia delluomo e dellambiente dalle emissioni elettromagnetiche» sostenevano che «nelle donne lassorbimento elettromagnetico è maggiore del 20% rispetto agli uomini»; il motivo? «Le donne hanno la testa più piccola». Senza contare che lei chiacchiera al telefonino molto - ma molto - più di lui. Ma torniamo allSos lanciato dallOms: «Il rapido aumento delluso di telefoni mobili e la costruzione delle loro stazioni radio base suscita preoccupazioni per i dimostrati effetti nocivi della tecnologia cellulare sulla salute, tra cui cancro, cefalea e perdita di memoria». E poi: «Con un numero stimato di 190 milioni di telefoni mobili oggi in uso nel mondo, anche piccoli effetti nocivi per la salute potrebbero avere un impatto rilevante in termini di sanità pubblica». A rischio sarebbe soprattutto chi lo utilizza ad alto tasso di chiacchiere da dieci anni o più.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.