«Scioperi, ho un piano per fermarli»

Meno veleno nei rapporti tra sindacato e istituzioni e una promessa di relazioni più costruttive che facciano diventare solo un ricordo scioperi come quello dei mezzi pubblici che oggi ancora una volta paralizzerà Milano. «Queste agitazioni – spiega Letizia Moratti, candidato sindaco del centrodestra – sono figli di un clima di conflittualità e tensione che ha dominato le relazioni industriali e sindacali degli ultimi anni». Ancora una volta una promessa di discontinuità con Gabriele Albertini, che con le rappresentanze sindacali non ha certo avuto rapporti idilliaci. Ieri, su invito dell’Ande (l’Associazione nazionale donne elettrici), nuovo faccia a faccia con Bruno Ferrante. «Non sapevo - l’attacco della Moratti - che nel centrosinistra si parlasse di infrastrutture, non ci sono nel programma, quindi sono state aggiunte dopo. Mi chiedo come Ferrante possa pensare a queste infrastrutture quando Fo, i Verdi, Rifondazione e i Comunisti Italiani sono apertamente contrari».
Oggi, a proposito di scioperi, un’altra giornata di passione per i milanesi.

Fermi dalle 8,45 alle 15 e dalle 18 a fine servizio tram, bus e metrò per l’agitazione dei dipendenti del trasporto pubblico locale decisa da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti. I sindacati, però, garantiscono il rispetto delle fasce di garanzia.

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