Si conoscono, lui marocchino, lei italiana. Lei sposata, lui no. Per mesi lei gli spiega che lo considera solo un amico: vuole aiutarlo perché lo vede in difficoltà. Lui fa credere di stare al gioco. Poi, però, le fa una corte serrata. Lei cede. Diventano amanti. E quando lei, lo scorso settembre, decide di smettere con la storia clandestina a pochi giorni dall'inizio, lui prima la perseguita per tre mesi e poi la aspetta fuori da casa sua, la sequestra e la violenta. Per questo è finito in manette A.T., marocchino operaio 19enne residente nella comunità Kayros di Segrate. Le accuse lesioni personali, violenza sessuale aggravata, sequestro di persona, atti persecutori e rapina. La violenza la notte di Capodanno. Lui chiede, pentito per le persecuzioni degli ultimi tre mesi, di incontrarla. Lei alla fine si convince. Ma appena esce di casa lui si trasforma. Le strappa violentemente di mano le chiavi dellauto e la porta contro la sua volontà a Segrate.
Qui, oltre ad abusare sessualmente di lei la picchia selvaggiamente. La donna riesce a fuggire. Sotto choc si mette al volante e, non sanno nemmeno i medici come, riesce a raggiungere l'ospedale di Busto Arsizio dove riceve le prime cure. Ne avrà per due settimane.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.