Il senatore Fli Viespoli primo a dimettersi: ora non è più sottosegretario al Welfare

Gianfranco tiene duro e continua a ripetere, come un mantra, almeno tre volte al giorno, prima e dopo i pasti, che lui non molla. Non ci sono firme, né problemi di opportunità politica che tengano: le dimissioni non sono all’ordine del giorno di Fini. Ma non tutti i futuristi la pensano come il loro leader. Ieri Pasquale Viespoli - uno degli esponenti più moderati e ragionevoli di Futuro e libertà - ha dato l’addio al posto di sottosegretario al Welfare. Senza proclami, né squilli di tromba, nemmeno un’agenzia di stampa. Semplicemente con una lettera di Berlusconi resa nota dal presidente di turno della Camera al termine di una seduta assolutamente periferica, interamente dedicata alle interrogazioni. Insomma, roba ascoltata da una decina di deputati al massimo.

Viespoli lascia il governo dopo aver ricoperto per qualche mese il doppio incarico di sottosegretario e presidente del gruppo Fli al Senato, un doppio incarico che era una novità assoluta nella storia parlamentare italiana. Ed è il primo parlamentare di Futuro e libertà a dimettersi dall’esecutivo.

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