DOPO LA SENTENZA DI ASSOLUZIONE

Il governo pagherà le spese processuali a carico delle parti civili per la strage di piazza della Loggia, compiuta il 28 maggio 1974 a Brescia. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri, ieri, su proposta del premier Mario Monti. La decisione di assumere a carico dell’esecutivo arriva dopo la sentenza di assoluzione per gli indagati e la condanna alle spese processuali a carico dei familiari delle vittime della bomba a piazza della Loggia. Monti avrebbe concordato la decisione con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. «Considerando che la presidenza del Consiglio si era costituita parte civile - si legge in una nota di Palazzo Chigi - deve ritenersi che la condanna in solido delle parti civili al pagamento delle spese sia sostenuta legittimamente dal solo Stato, anche in virtù della vigente legislazione sulla tutela delle vittime del terrorismo».

Plauso del presidente dell’Associazione Caduti di Piazza della Loggia, Manlio Milani, alla decisione: «Mi sembra indubbiamente un gesto positivo e da apprezzare». La strage di Brescia, provocata da una bomba nascosta in un cestino, provocò la morte di 8 persone; i feriti furono 102.

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