Roma - La riforma legislativa dei servizi segreti
è stata varata dal Senato. Il testo del disegno di legge "sul sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e nuova
disciplina del segreto" tornerà ora alla Camera per l’approvazione definitiva.
Il comitato
parlamentare di controllo sui servizi segreti, il Copaco, se c’è l’unanimità dei suoi componenti
potrà decidere che il segreto di Stato non è opponibile da chi viene ascoltato dall’organismo. È
questa una delle modifiche più rilevanti della riforma. L’importante decisione sul Copaco si trova in un emendamento bipartisan che
aumenta i controlli dell’organmismo. I relatori della Legge, Andrea Pastore di Forza Italia e
Giannicola Sinisi dell’Ulivo, hanno spiegato ai gironalisti l’importanza di questa modifica che
rientra "nei poteri e contropoteri di una democrazia matura dove a servizi certamente più
efficienti corrisponde un grande potere di controllo democratico". Con la riforma i membri del
Copaco tornano ad essere otto.
Bianco: "Spero arrivi preso il sì definitivo" "Spero che ora la Camera approvi rapidamente, se possibile prima della pausa estiva e senza modifiche, la riforma dei servizi segreti".
Lo ha detto il presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, Enzo Bianco, subito dopo che l’aula ha licenziato con un voto unanime, un testo su cui già in commissione si era realizzata un’intesa bipartisan.
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