Sindacato La Cgil si divide: 2 mozioni al congresso

Congresso unitario addio. Ieri l’area della Cgil che si oppone a Guglielmo Epifani ha presentato ufficialmente la mozione che sarà presentata all’assise del 5 maggio, contro il documento presentato dal segretario generale. Si chiama «Cgil che vogliamo» ed è firmata dal segretario generale dei bancari Domenico Moccia, anche se gli azionisti di maggioranza sono i metalmeccanici della Fiom di Gianni Rinaldini e gli statali di Carlo Podda.
Una mozione sicuramente di sinistra visto che punta molto sul ritorno alla centralità del lavoro a tempo indeterminato e a un sistema di contratti diverso rispetto a quello della riforma. Ma la partita politica è più complessa.

In gioco c’è la successione di Epifani (la mozione del segretario sostiene Susanna Camusso, la seconda Nicoletta Rocchi), ma anche il rapporto con il Partito democratico.
I sostenitori di Epifani sono schierati con Pier Luigi Bersani, mentre nella seconda mozione c’è un po’ di tutto (Podda era per Franceschini, Rocchi con Bersani, la Fiom con nessuno) e punta sull’autonomia.

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