Le «sinergie bolognesi» tra sportello e agenzia

Una proposta legittima per aumentare la clientela. Ma nello stesso tempo un invito «furbetto», quello che Unipol Assicurazioni ha spedito a centinaia di collaboratori del gruppo con una lettera del 10 settembre. Sullo sfondo la «voglia di banca» della compagnia bolognese. Un desiderio culminato con il lancio della sciagurata Opa su Bnl, voluta da Giovanni Cosorte e costatagli il posto e non solo quello.
Ma, Opa a parte, Consorte la banca l’aveva creata da tempo in casa propria: Unipol Banca, cresciuta fino alle attuali 257 filiali. Tanto che il nuovo amministratore delegato Carlo Salvatori ne ha fatto un punto di forza del suo piano industriale.

Ora la compagnia ha informato tutti coloro che devono ricevere rimborsi, pagamenti, spettanze (periti, collaboratori, fornitori vari) che dal «prossimo 1º novembre l’accredito delle somme a lei spettanti sarà effettuato esclusivamente su un cocnto corrente acceso presso una filiale Unipol Banca». In cambio sono previste «speciali condizioni a Lei riservate». In ogni caso chi vuole lavorare con Unipol (assicurazione) deve aprire un rapporto con Unipol (banca): sinergie di gruppo.

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