Droni e militari in campo per rendere Milano più sicura. Beppe Sala copia Stefano Parisi (e quanto chiedono da cinque anni i partiti del centrodestra): rivuole i soldati nelle vie a rischio, quelli ottenuti dal governo dall'ex sindaco Letizia Moratti e «congedati» nel 2011 da Giuliano Pisapia, nel primo mese in carica a Palazzo Marino. I «compagni» sostenevano che «Milano non è Beirut». E il capogruppo di Sel Mirko Mazzali, che questa volta si ricandida al Municipio 1 con la lista Sinistra x Milano, ieri ha ribadito il concetto al suo candidato: «CI militare servono solo nei presidi fissi, per evitare che in quei posti ci siano le forze dell'ordine che, liberate da quel compito, potranno fare altri servizi di ordine pubblico. Le camionette di soldati che girano adesso per Milano, a parte che inquinano, non servono a nulla. Il mio motto di cinque anni fa, che tanto fece scalpore, Milano non è Beirut, rimane valido». Tanto per dire il valore della promessa elettorale di Sala, che ha lanciato ieri il suo «piano sicurezza» accanto all'assessore Marco Granelli che ha ricoperto la delega in questi anni. Mr Expo vuole «circa 300 uomini in più in strada tra forze dell'ordine e militari», perchè «Milano è una città complessa che si è sviluppata , il fenomeno dei migranti è doppio rispetto ai livelli nazionali». E intende riorganizzare il copro della polizia locale, anche se avverte che «dovremo ridurre i servizi condizionati», si tratta di chi non presta servizio in strada perchè ha presentato un certificato medico. «Adesso - avverte - sono 480 vigili della polizia locale su 3.100». Senza buttar la croce addosso a nessuno, ma così si toglie la possibilità di agire». Si preannuncia uno scontro duro con i sindacati. Da giugno «probabilmente si potranno anche fare nuove assunzioni, ne ho parlato con il ministro Madia». E poi l'investimento sulle tecnologie, non solo telecamere ma anche droni, «ci sono stati esperimenti interessanti per monitorare le aree occupate abusivamente, si potrebbero usare anche per sorvegliare i parchi». Ha glissato sulla proposta )già bocciata nei gioni scorsi) lanciata da Granelli e dal segretario dem Pietro Bussolati di concedere un «bonus» sulla prima multa ai milanesi: «Qualcosa sugli ammonimenti senz'altro può funzionare, non in maniera generalizzata».
Lo sfidante del centrodestra Stefano Parisi ribatte: «Sono contento che converga sulle nostre proposte sulla sicurezza, ma non è credibile. É stato Pisapia a togliere i soldati. E la sospensione della prima multa? Non siamo mica a scuola».
E il capolista Fdi Riccardo De Corato si offre ironicamente all'avversario: «Voglio aiutare Sala: è inutile che perda tempo a scrivere il suo programma, posso mandargli io quello della Moratti visto che tanto lo sta copiando». Noi ricorda «non avevamo solo 300 soldati, ma 430. Vuole fare un piano anti-truffa per gli anziani? Bene, lo avevamo anche noi».ChiCa
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