Smobilizzo dei crediti che le tante pmi vantano con gli enti locali

«Il Piemonte è un’opportunità». Da questa consapevolezza il governo regionale del Piemonte ha varato le linee guida del piano pluriennale per la competitività 2011-2015 che stanzia 500 milioni di euro per inaugurare una nuova stagione di riforme a sostegno dell’innovazione, dell’impresa, dello sviluppo e rilanciare l’economia mediante iniziative strutturali di ampio respiro.
Tre gli assi d’intervento sostanziali: competitività delle imprese, finanza e nuova imprenditorialità, ricerca, università e innovazione. Dall’impulso all’internazionalizzazione ai progetti dimostrativi, dalle aggregazioni tra imprese agli interventi di semplificazione, dalle rinnovate politiche a sostegno di poli e piattaforme, ai laboratori aperti e alle smart&clean tecnologies. Tutti gli strumenti del piano hanno il comune obiettivo di individuare nell’innovazione, anche quella applicata ai settori più tradizionali, l’elemento principale di incremento della competitività. Lo smobilizzo dei crediti che le piccole e medie imprese vantano nei confronti degli enti locali è un primo importante segnale contro l’evoluzione della crisi. È il provvedimento che dà il via ufficiale - di fatto - alle misure previste dal piano pluriennale per la competitività. La delibera regionale prevede, infatti, l’istituzione di un fondo presso Finpiemonte per la concessione di garanzie fidejussorie che facilitino lo smobilizzo dei crediti presso il sistema bancario.
«È più che mai necessario oggi, vista l’incombente crisi - commenta Massimo Giordano, assessore regionale allo Sviluppo economico - fornire liquidità immediata alle nostre aziende, che incontrano troppe difficoltà per il ritardo nei pagamenti della pubblica amministrazione. Questa misura è indispensabile per accorciare definitivamente quei tempi biblici cui è costretto il nostro sistema produttivo di fronte ai crediti vantati con le istituzioni pubbliche». Il fondo avrà una dotazione di 20 milioni di euro, alla cui copertura si provvederà attingendo alle disponibilità finanziarie residuali del fondo regionale di riassicurazione dei Confidi. Saranno ammissibili le iniziative di smobilizzo dei crediti scaduti vantati nei confronti di enti locali del Piemonte per un importo da un minimo di 10mila a un massimo di 300mila euro. La garanzia prestata dal fondo può essere pari al massimo all’80% dell’anticipazione erogata dalla banca e ha una durata massima pari a 240 giorni dalla scadenza dei crediti smobilizzati.
Le domande vanno presentate a Finpiemonte secondo le modalità stabilite dall’apposito regolamento.

Nei prossimi giorni verrà inoltre firmata una convenzione con l’Abi (Associazione bancaria italiana) per definire nel dettaglio le modalità operative attraverso cui le imprese potranno rivolgersi agli istituti di credito e ottenere quindi lo smobilizzo delle prestazioni su cui si registra un ritardato pagamento.

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