Smog, da ottobre ticket e più mezzi: raddoppiano i bus dall’hinterland

L’assessore rassicura la Provincia che chiede alternative serie per i pendolari Da inizio anno il pm10 ha sforato i limiti 68 volte, più di un giorno su due

Nome in codice: «Motore 2». È il complesso sistema di varchi elettronici che il Comune da qualche settimana ha iniziato a «testare» in vista del road pricing. Il ticket, ha confermato martedì il sindaco, «partirà da settembre-ottobre. Non abbiamo ancora stabilito il costo, ma sarà per tutti, residenti e non». E ieri l’assessore alla Mobilità Edoardo Croci ha rassicurato i pendolari: «A ottobre potenzieremo in maniera significativa i mezzi pubblici, sia da e verso l’esterno che all’interno della città». Il piano a cui sta lavorando l’assessore è ambizioso: «Raddoppieremo molte linee di collegamento tra la città e l’hinterland, mentre per la circolare 90/91 e per le linee in città l’aumento sarà di circa il 20-25 per cento rispetto a oggi». Replica diretta anche all’assessore provinciale alla Mobilità, Paolo Matteucci, che ieri ha insistito affinché «se il Comune dall’autunno prossimo introduce il pedaggio, sia quantomeno garantito un significativo cambio di passo per i cittadini che abitano fuori Milano: devono essere messi in grado di pagare o scegliere un mezzo pubblico». Ma l’introduzione del road pricing è chiesta con forza anche da Legambiente, compare al secondo posto nel decalogo su traffico e inquinamento presentato ieri dall’associazione ambientalista. Insieme a un dato poco confortante: da inizio anno al 1° maggio le centraline del pm10 in città hanno già sforato i limiti 68 volte, ossia più di un giorno su due.
In cima alle dieci proposte per far respirare un’aria più pulita ai milanesi - rivolte a istituzioni locali e governo - Legambiente piazza proprio maggiori «investimenti al trasporto pubblico locale», ma anche l’introduzione di «almeno 4mila “biciclette condivise”, sull’esempio di Lione» o incentivi per dotare i vecchi camion di filtri antiparticolato. «Non vorremmo che il Tavolo Milano sulla mobilità sostenibile si incentrasse solo sulla costruzione di nuove autostrade», sostiene il direttore nazionale di Legambiente Lombardia, Andrea Poggio. Il Tavolo avrebbe dovuto riunirsi lunedì, ma l’incontro tra Comune, Provincia, Regione e ministri coinvolti nel tema mobilità è slittato. «Stiamo per siglare un piano da 3,5 miliardi in tre anni - spiega Croci -, e il Comune sta già facendo la propria parte. Nel bilancio ad esempio abbiamo previsto investimenti per portare le piste ciclabili da 70 a 120 chilometri entro il 2009, presto sottoscriveremo un accordo con Aem per il teleriscaldamento in città e stiamo terminando gli audit energetici sul patrimonio immobiliare del Comune, per intervenire dove occorre». Milano circa un mese fa ha siglato con il Gruppo Ferrovie italiane l’accordo per recuperare gli scali dismessi in città e valorizzare le aree: «Con questa operazione dovremmo realizzare circa 600-700 milioni di euro - spiega Croci -, soldi che verranno reinvestiti nel trasporto pubblico». E in cima ai pensieri di Palazzo Marino c’è il prolungamento delle linee metropolitane.
Secondo l’assessore Croci inoltre «andrebbe introdotto un bollino che indichi agli automobilisti quanto inquina la propria macchina, una sorta di “etichettatura”».

Matteucci ha espresso invece «qualche perplessità» riguardo al piano da 3,5 miliardi, a cui peraltro sta lavorando anche la Provincia: «Meno del 50 per cento di quei fondi sono già a disposizione delle istituzioni, dobbiamo essere realistici e “scremare” il piano andando a definire con precisione i punti che possono essere realizzati. Vorrei che nella riunione col governo ad esempio si decidesse di costruire un serio parcheggio di interscambio alla fiera di Rho-Pero».

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