Spagna: arrestato il capo militare dell’Eta

Preso il capo militare dell’Eta, il sanguinario Miguel de Garikoitz Aspiazu Rubina, nome di battaglia «Txeroki». Trentacinque anni, super ricercato in tutta Europa, gli agenti lo hanno sorpreso nel sonno assieme a una compagna di lotta. La coppia era armata, ma non ha fatto in tempo a reagire quando i corpi speciali hanno fatto irruzione, alle 3 e 30 di ieri mattina, in un’anonima abitazione di una tranquilla località sciistica sui Pirenei francesi. Il capo militare dell’organizzazione terrorista basca aveva affittato da una settimana un appartamento a Cauterets, non lontano da Lourdes. La donna sorpresa con il pezzo grosso dell’Eta sarebbe, secondo i giornali spagnoli, Leire Lopez Zurutuza, membro del commando Zapa.
L’intelligence francese era da tempo sulle tracce del superterrorista. Il blitz per arrestarlo è stato condotto dalla polizia d’Oltralpe in collaborazione con la Guardia civil spagnola. Agli inizi di novembre il ministro degli Interni di Madrid, Alfredo Perez Rubalcaba, rivelò che due sospetti terroristi dell’Eta, arrestati recentemente, avevano parlato del loro capo militare. E del suo coinvolgimento nell’assassinio di due ufficiali della Guardia civil, che gli davano la caccia in Francia. Non è escluso che sia nata da queste confessioni la pista che ha portato a individuare il rifugio di Txeroki, mentre secondo altre fonti a tradire i due terroristi sarebbe stata la targa falsa della loro macchina.
La foto segnaletica mostra un giovane con i capelli riccioluti sulle spalle, barbetta appena accennata e un orecchino da figlio dei fiori. Txeroki, che significa Cherooke, il nome di una tribù indiana, è considerato il capo dell’ala irriducibile dell’Eta. Sarebbe stato lui ad ordinare l’attentato nel parcheggio dell’aeroporto di Madrid, nel dicembre 2006, che sancì la rottura della tregua con il governo spagnolo. Lo stesso anno il capo militare dell’Eta aveva pianificato l’assassinio di re Juan Carlos. Il piano prevedeva l’utilizzo di un cecchino durante una visita del monarca spagnolo all’isola di Maiorca. Txeroki aveva in qualche maniera copiato la trama del Giorno dello sciacallo, il famoso romanzo di Frederick Forsyth senza a riuscire a portare a termine il suo proposito. Txeroki è originario di Bilbao e a vent’anni ha aderito alla cosiddetta «kale borroka», la violenza urbana nei paesi baschi che l’Eta utilizza per reclutare i giovani più promettenti. Nella seconda metà degli anni ’90 si è fatto le ossa fra le fila del famigerato commando Vizcaya. Nel 2003 è diventato il capo militare dell’organizzazione. In 40 anni di lotta armata il gruppo terroristico ha ammazzato 824 persone. Ed è riuscita a rinascere come un’idra dalle cento teste, ogni volta che un capo veniva arrestato. Txeroki sarà probabilmente sostituito da Aitzol Iriondo, che procura gli esplosivi degli attentati e viene considerato, se possibile, ancor più estremista.
Ieri intanto a Belfast, nell’Irlanda del nord, si è consegnato un altro leggendario leader dell’Eta, José Ignacio de Juana Chaos. Condannato nel 1987 a 3mila anni di galera era stato soprannominato dai giornali «la belva». Di fatto avrebbe dovuto scontarne 30, ma è uscito dopo 21 anni di carcere, nonostante le proteste dei familiari delle vittime. L’unico suo obbligo era la firma in commissariato ma aveva fatto perdere le sue tracce.

Per rispuntare in Irlanda. La magistratura spagnola ha emesso contro di lui un mandato per istigazione alla lotta armata. Ieri si è presentato spontaneamente a una corte di Belfast respingendo la richiesta di estradizione.

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