E anche Lindsay Lohan si lancia nel sesso sfrenato

In tempo di crisi la nuova moneta è il sesso. E ce n'è a volontà, in forma pop, core, soft o porno dalle parti di Hollywood. Di più: ora Lindsay Lohan, più nota per le sue frequentazioni dei centri «rehab», dai quali entra ed esce ogni due per tre, lancia lo strip solidale. Sul set di The Canyons, l'erigendo film del navigato Paul Schrader, anche autore di American Gigolò, l'attrice a un certo punto si è sentita imbarazzata. Del resto, doveva girare seminuda, seno al vento, la classica scena del risveglio, a letto dopo una notte di sesso scatenato, con un prestante compagno, qui il giovane re del porno James Deen. Per trarsi d'impaccio, LiLo ha chiesto ai dieci componenti della troupe, tutta maschile, di mettersi in mutande anche loro, in modo da farla stare a suo agio. Nell'epoca di Twitter, la cosa puzza d'imbroglio promozionale: le foto dei due attori in versione adamitica hanno fatto il giro della rete e il supposto imbarazzo di Lindsay dovrebbe servire da traino. Certo, nella Hollywood Babilonia di sempre tutto è possibile e dei precedenti, simili a questo, si ricordano. Come quella volta in cui Julia Roberts, altra diva pseudopudica, girando A letto con il nemico, chiese ai membri della troupe di mettersi in costume da bagno: lei, infatti, doveva uscire dall'acqua in costume, ma le riprese dovevano metterne in risalto le forme sexy.
Poi c'è la storia dei diversi boccali di birra tracannati da Isabella Ferrari e da Nanni Moretti, prima di girare la scena della sodomizzazione nel film Caos calmo. Tra miti e riti della nudità, il pettegolezzo va avanti e giova pure allo scrittore modaiolo Bret Easton Ellis, autore del libro del soggetto omonimo, il quale a giugno ha twittato: «Sono emozionato: Lindsay Lohan e James Deen hanno accettato d'interpretare i ruoli di Tara e di Christian in The Canyons». Ambientato nella Los Angeles contemporanea, la storia narra di cinque «venti e qualcosa» («Twenty-something», nel testo originale dello script), ragazze e ragazzi decisi ad ottenere amore, sesso e potere ad ogni costo e con qualsiasi mezzo. Il produttore cinematografico Christian, appunto il venticinquenne pornodivo Deen, è solito filmare i suoi rapporti sessuali. La sua fidanzata, Tara, è un'ex-attrice, fissata con lo yoga, né mancano gli amici perversi, Ryan e Gina, interpreti di un film horror, prodotto da Christian. Ci sarebbe di che aspettarsi la solita pappa, condita a base di psico-sado giochini, ma siccome Schrader dà sempre un taglio preciso e affilato ai suoi film - non dimentichiamo che ha scritto classici come Taxi Driver e Toro scatenato -, il risultato potrebbe riservare qualche sorpresa. Di sicuro alla Lohan è rimasto il pallino di calarsi in un ruolo porno, dopo che si è vista sfumare l'interpretazione di Linda Lovelace, regina del porno nei Settanta, in un biopic dedicato alla sfortunata «gola profonda». Se non avesse schiantato una Porsche, dopo una notte brava, la produzione del film sulla Lovelace l'avrebbe scritturata di sicuro.

E invece eccola in questo prodotto a micro budget, che rifà un po' il verso al film di Sofia Coppola sulle teen-agers ladre di Beverly Hills. Per fortuna, c'è il film della Lifetime Liz & Dick, nel quale Lindsay sarà la diva dagli occhi viola, Liz Taylor.

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