Fabrizio Corona parla dal carcere: "Sono abbattuto. Ma non ho commesso alcun reato"

Fabrizio Corona rompe il silenzio dal carcere. Il suo legale dice che " è pronto a reagire" anche se "è abbattuto"

Fabrizio Corona parla dal carcere: "Sono abbattuto. Ma non ho commesso alcun reato"

Lunedì 25 marzo Fabrizio Corona è tornato in carcere. A deciderlo è stato il magistrato del tribunale di Sorveglianza, Simone Luerti, che ha sospeso l'affidamento terapeutico che era stato concesso all'ex re dei paparazzi per curarsi dalla dipendenza psicologica dalla droga e che gli aveva permesso di uscire da San Vittore. A seguito di una serie di violazioni (anche comparsate televisive) l'ex marito di Nina Moric è tornato dietro le sbarre. Le carte parlano di violazioni, comportamento scorretto e di limiti superati, tanto che anche i suoi amici più cari non sono riusciti a difenderlo.

Ma ora dalle quattro mura di San Vittore arrivano le prime parole del ribelle Corona. Il suo legale dice che è "abbattuto", ma anche "pronto a reagire" e a comprendere che d'ora in poi non potrà più lasciarsi andare ad "eccessi e a comportamenti sopra le righe". L'avvocato Ivano Chiesa è subito andato a San Vittore per dare tutto il suo sostegno al suo assistito. Il legale, però, ci ha anche tenuto a precisare che il magistrato che ha sospeso l'affidamento terapeutico, Simone Luerti, "è una gran brava persona e non poteva fare altro".

Corona da dietro le sbarre si è difeso e - come scrive Tgcom24 - ha spiegato a chi è andato a trovarlo che quelle violazioni erano legate "al mio lavoro, non ho commesso alcun reato". Il suo legale, però, gli ha spiegato che non può continuare ad eccedere nei comportamenti. Lo stesso giudice nel provvedimento parla di un "conflitto" interno tra una "volontà di migliorare" e una "resistenza" ad attenersi al percorso di recupero.

Secondo il suo avvocato, Corona, che ha criticato in passato le "condanne eccessive" e i "16 mesi di galera" per la vicenda dei contanti nel controsoffitto per la quale è stato assolto nel merito, deve ora rendersi conto, però, che "le regole vanno rispettate, se no si passa dalla parte del torto, deve capire che è così che funziona".

Il giudice lo aveva già "diffidato" nelle scorse settimane e di fronte al succedersi delle violazioni, poi, "non ha potuto fare altro".

Entro 20 o 30 giorni il tribunale di Sorveglianza dovrà decidere se sospendere definitivamente l'affidamento terapeutico di Corona. Se così dovesse essere, Fabrizio rimarrà in carcere.

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