AL FESTIVAL Per l'Italia un tris di film tra cafonal, eutanasia e mafia

AL FESTIVAL Per l'Italia un tris di film tra cafonal, eutanasia e mafia

A rappresentare l'Italia al festival di Cannes quest'anno sarà un tris di film, a partire da La grande bellezza, diretto e sceneggiato da Paolo Sorrentino e interpretato da Toni Servillo, Carlo Verdone e Sabrina Ferilli (in concorso) che unisce la tradizione di una «dolce vita» divenuta cafonal, volgare come i nostri tempi, e il contrasto della bellezza di una Roma troppo chic ma morta.

C'è poi l'inossidabile brand della mafia unito a quello del miracolo italiano entrambe raccontati in Salvo (film Quinzaine), l'opera prima della coppia di registi Fabio Grassadonia e Antonio Piazza e, infine, si arriva al doppio tabù raccontato dall'opera prima di Valeria Golino come regista, Miele, con protagonista Jasmine Trinca: il tabù della morte e quello del suicidio assistito.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica