In lavorazione la pellicola sul massacro di Utoya

In lavorazione la pellicola sul massacro di Utoya

Il massacro di Utoya, in Norvegia, che nel 2011 causò 77 vittime, morte per mano del terrorista di estrema destra Anders Behring Breivick, approda sul grande schermo. Sarà il regista inglese Paul Greengrass, noto per la serie thriller Bourne, a dirigere e a scrivere, per Netflix, questa «horror story». Con un finanziamento di 20 milioni di dollari, il drammatico lungometraggio, interpretato da attori scandinavi e al via quest'autunno, ripercorrerà le fasi della strage. A partire dall'autobomba piazzata a Oslo, il 22 luglio 2011, dal 32enne Breivick, davanti al palazzo dove il primo ministro norvegese Jens aveva gli uffici: otto i morti, prima che l'attentatore si recasse all'isola di Utoya, uccidendo sistematicamente dozzine e dozzine di giovani riuniti al campus del Partito Laburista.

Nel corso dell'attacco terroristico, rimasero ferite 319 persone. Breivick, mai pentito, è stato condannato a 21 anni di detenzione il 24 agosto 2012: si tratta della massima pena, per l'ordinamento giuridico norvegese, prorogabile altri cinque anni e per un numero indefinito di volt. Greengrass sembra abbonato ai film ispirati alla vita vera.

Come Bloody Sunday (2002), sulla «domenica di sangue» del 1972 a Derry, nell'Irlanda del Nord, vincitore dell'Orso d'Oro a Berlino. Mentre United 93 (2006), dedicato all'attacco dell'11 settembre 2011, gli è valso un premio Bafta e una nomination all'Oscar.

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