Lunga storia d'amore che appassiona

di e con Nicolas Bedos e con Doria Tillier, Denis Podalydès, Antoine Gouy, Pierre Arditi

Lunga storia d'amore che appassiona

Una passione lunga 45 anni. Costellata di amore, tradimenti, incomprensioni, sostegno, successi, cadute. Comune a tante coppie (anche se 9 lustri, al giorno d'oggi, sono più unici che rari) che, magari, finiranno per ritrovarsi nel meraviglioso film diretto e interpretato abilmente da un Nicolas Bedos che, incredibile ma vero, dirige con il piglio di un veterano, pur essendo al suo esordio dietro la macchina da presa. Tanti snodi nel rapporto di coppia tra lo scrittore Victor e la sua musa Sarah, narrati con il gusto della semplicità, lasciando parlare i suoi meravigliosi interpreti, senza anteporsi a trama e protagonisti, mal comune di tanti (presunti) autori italiani. E quando la regia è così funzionale e messa al servizio di una storia, non può che beneficiarne il film. Che parte da un funerale. Victor Adelman, famoso scrittore francese, è appena stato seppellito. Un giornalista, con ambizioni da scrittore, chiede di incontrare la vedova, Sarah Adelman, per farsi raccontare il Victor nascosto, svelato da chi è stato, per una vita, vicino a lui. Ed ecco che, come fossero capitoli di un libro, veniamo catapultati, all'inizio, nel 1971, in un night club parigino, dove la giovane Sarah rimane affascinata dal «romanziere maledetto» con il quale finirà per condividere tutto. A quell'epoca, lui non trovava ancora editori, complice uno stile di scrittura non lineare. E' lei che legge, rilegge, taglia, riscrive, sistema il testo, consegnandogli un bestseller. Da qui, inizia la scalata al successo, ma anche gli inevitabili fallimenti. Lei è sempre presente, ma non nell'ombra come si potrebbe supporre, divenendo, man mano, più attiva, decisiva, quasi a sostituirsi a lui. Una bella pellicola che scarta il rischio di cadere nel melenso, nel didascalico, nell'utopico.

Tutto è equilibrato, mai noioso, nonostante la lunghezza (anche se 15 minuti in meno sarebbero stati più funzionali). Una nota a parte merita la meravigliosa protagonista Doria Tillier, perfetta moglie e compagna, nominata ai César come miglior attrice. Fosse stata negli Usa, le avrebbero dato l'Oscar.

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