Ieri nell'Aula Magna dell'Università Iulm di Milano Riccardo Muti ha ricevuto due onorificenze. Dare la precedenza è difficile. Alla laurea honoris causa votata all'unanimità dallo IULM e salutata dal Magnifico Rettore, Giovanni Puglisi (che ha pronunciato la tradizionale Laudatio nell'Aula Magna), o alla medaglia d'oro del Ministro degli Esteri, Giulio Terzi di Santagata, consegnata per tramite dello stesso Rettore Puglisi?
Una cosa è certa: il festeggiato è degnissimo di tutt'e due i riconoscimenti, nella veste di difensore della lingua italiana che ebbe suprema importanza nella diffusione del melodramma ad ogni latitudine. Il Rettore Puglisi ha ricordato il pensiero di J. J. Rousseau che nel secolo dei Lumi con la lingua francese imperante, riconosceva l'unicità dell'italiano vettore insostituibile della parola in musica. Riccardo Muti nel discorso di ringraziamento davanti a docenti e discenti nell'aula traboccante estimatori e appassionati, ha ricordato con calda ironia il suo periodo di perfezionamento al Conservatorio di Milano, dove ebbe a maestri per la composizione Bruno Bettinelli (di cui sarà nel 2013 ricordato il centenario della nascita) e Antonino Votto per la direzione d'orchestra. Durante l'intervento Muti ha richiamato tutti - politici per primi - alla responsabilità di non abbandonare la nostra cultura musicale, per cui l'Italia è riferimento in ogni luogo del mondo.
In questo caso l'oratore ha usato un tono grave e accorato.
Encomiabile e opportuno avere trasformato la lectio magistralis in una prova con giovani del Conservatorio milanese, con i quali Muti ha provato e spiegato al pubblico un concerto per archi di Vivaldi. Anche questa volta il maestro Muti ha voluto parlare con la sua lingua: la musica.
Avere avvicinato il pubblico al momento fondamentale che precede l'esecuzione - appunto la prova - è una benemerita attitudine cui Muti ha abituato i milanesi già durante il suo percorso scaligero.
Anche per questo, il pubblico di Milano gli ha confermato ammirazione e gratitudine con significativi, prolungati applausi.
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