Per una trasmissione televisiva dodici anni non sono pochi, eppure Feltri senza filtri non invecchia e (ri)torna ogni venerdì alle 22.45, e il sabato alle 13, su Studio 1 (canale 80 del digitale terrestre). Dopo la puntata di «rodaggio» della scorsa settimana, riecco dunque Vittorio Feltri, editorialista de Il Giornale, a commentare i fatti della settimana in una schietta chiacchierata con l'autore Roberto Vallini. Politica, cronaca e opinione smettono dunque i filtri cui sono spesso costretti e lasciano spazio al taglio feltriano, quello che non scorda di ficcanasare nel campionato di calcio. Angolo tra i più attesi del ritorno televisivo di Feltri è il Premio Bamba, l'ironico e tagliente Oscar assegnato al peggiore della settimana, distintosi per «gaffe o manifesta incapacità». Questa volta era fin troppo facile scegliere il destinatario: il presidente dell'Aler di Lecco che ha tagliato le gomme all'auto di un handicappato, perché questi aveva fatto rimuovere la Jaguar del presidente parcheggiata nel posto a lui riservato. Un premio, il «Bamba», in evoluzione: al sabato sul sito del Giornale si potrà rivedere l'assegnazione del riconoscimento meno ambito e sarà possibile dire la propria votando uno dei candidati alla vittoria.
Un appuntamento dalla durata di circa quaranta minuti, quello con Feltri senza filtri, che continuerà a scavare nella condanna del direttore del Giornale Alessandro Sallusti a 14 mesi di carcere, nella mancanza politica di chi negli anni avrebbe dovuto modificare una legge che mortifica la libertà di stampa. Per capire, un passo alla volta, un feltriano punto di vista alla volta, in quali guai siamo e soprattutto come potremmo uscirne.
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