Sport

Assenze e stanchezza: Lazio e Dea da 0 a 0

Atalanta decimata dal Covid, biancocelesti al risparmio. Solo un palo di Zaccagni. Il pareggio sorride di più ai bergamaschi

Assenze e stanchezza: Lazio e Dea da 0 a 0

Roma - Un'occasione persa per la Lazio, un punto d'oro per l'Atalanta. Lo 0-0 mancava in questa sfida dal febbraio 2007 ed è figlio di una gara povera di emozioni e condizionata dalle assenze. Tante, ben nove, per la squadra di Gasperini tra positivi e infortunati; poche ma pesanti (vedi Pedro e Acerbi) per la truppa di Sarri. La gara dell'Olimpico è stata a rischio fino a ieri mattina: il numero dei positivi in casa Atalanta si è fermato a sette, consentendo al resto della truppa (venti convocati di cui tre portieri e cinque Primavera) di salire sull'aereo per Roma.

Senza Zapata e Muriel, era difficilissimo per la Dea trovare la via del gol con un attacco composto da Miranchuk (che uscirà in anticipo dal campo per infortunio) e Piccoli, quest'ultimo unica punta di ruolo, due giocatori per altro con la valigia in mano visto che lasceranno Bergamo nell'ultima settimana di mercato. Ma anche la Lazio - apparsa con le pile un po' scariche - non riesce a rendersi pericolosa, se non con il tiro di Zaccagni che coglie il palo dopo 64 minuti.

La squadra biancoceleste domina nel possesso palla e ha il controllo quasi costante del gioco, senza però impensierire Musso. Immobile appare fuori partita e nemmeno Milinkovic-Savic, Felipe Anderson e Luis Alberto riescono a inventare qualcosa. Gasperini fa debuttare in A baby De Nipoti e Sidibe, ma lo 0-0 è scritto.

E fa sorridere solo la Dea in piena emergenza.

Commenti