Marcello DiDio
nostro inviato a Bari
Sono due le direttrici che guidano l'inizio dell'avventura in azzurro di Gian Piero Ventura: proseguire il lavoro di Conte e ringiovanire l'Italia. Ma almeno per quanto riguarda la seconda, la strada da percorrere è ancora lunga e non a caso il nuovo ct si concederà tutto il biennio della sua gestione per giungere all'obiettivo principale, da lui dichiarato nella prima conferenza stampa a Coverciano: creare uno zoccolo duro di giovani tra i 21 e i 23 anni, magari con i due o tre raduni annuali da lui prospettati (una possibilità che si scontrerà come al solito con il calendario ingolfato di gare).
Intanto la Nazionale italiana è ancora senior, guardando anche ai titolari di ieri sera a Bari, la cui età media è superiore alle prime Nazionali di Prandelli (2010) e Conte (2014). A partire ovviamente dalla collaudata difesa juventina (uno dei punti fermi di Conte e quindi di Ventura) che ha nella carta d'identità il suo unico punto debole. I vari Donnarumma, Rugani e Romagnoli - quest'ultimo rispedito subito a Di Biagio perchè l'Under ha gare decisive per la qualificazione agli Europei di categoria - stanno entrando nel gruppo azzurro dei grandi, ma dovranno "studiare" molto prima di strappare la maglia agli esperti titolari. E fra gli altri giovani che hanno lavorato a Coverciano in questi giorni, c'è Verratti che sta tornando in forma e che dovrebbe trovare spazio nella trasferta di Israele, mentre Belotti e Benassi avranno bisogno di un'altra stagione all'altezza per guadagnare posti nella gerarchia. E il caso Berardi, esploso nel momento della mancata convocazione della giovane punta del Sassuolo, ha aperto il dibattito sui tempi tecnici del restyling in azzurro. Mettendo in difficoltà lo stesso Ventura, che pure vuole e dovrà attuare questo processo di svecchiamento.
E se in casa nostra il ricambio è reso difficoltoso anche da un serbatoio più scarso di convocabili (molti dei quali tra l'altro non all'altezza), in Francia, Inghilterra e Spagna il percorso è stato ivece avviato. Nel caso delle Furie Rosse, c'era da riaprire un ciclo dopo gli otto anni di dominio a livello mondiale ed europeo chiuso dal ko con l'Italia il 27 giugno scorso allo Stade de France di Parigi. Così Lopetegui, tecnico 50enne trapiantato dall'Under 21 (operazione impossibile dalle nostre parti), ha cambiato 11 elementi della rosa: tanti giovani e diverse teste illustri non convocate tra cui Casillas, Fabregas e Juanfran. E gli stessi Bleus affrontati ieri sera dall'Italia vantano in rosa ben undici calciatori under 25, a iniziare da Pogba, e cinque di questi sono stati campioni del mondo under 20 tre anni fa. Deschamps ha quindi l'unico problema di assemblare con un modulo corretto questa fucina di potenziali campioni.
Infine la Nazionale dei Tre Leoni con il nuovo ct Allardyce che sta proseguendo nell'opera di svecchiamento (Wayne Rooney chiuderà al termine del biennio) di una Nazionale da tanto tempo senza successi importanti. Ora tocca all'Italia, a Ventura la non facile impresa di "rinfrescare" l'azzurro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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