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Tra contratti e ingaggi adesso gli azzurri passano all'incasso

Schizzano in alto le quotazioni: caccia a talenti e rinnovi. Ma c'è anche chi è crollato...

Tra contratti e ingaggi adesso gli azzurri passano all'incasso

Il boom degli azzurri a Euro 2020 fa impennare il made in Italy con le valutazioni dei calciatori della nazionale schizzate alle stelle dopo il trionfo di Wembley. A partire dall'eroe della notte londinese Gigio Donnarumma, che dopo il premio di miglior giocatore dell'Europeo ha visto il suo valore di mercato scollinare i 100 milioni di euro. A Parigi, dove oggi il portierone firmerà ufficialmente col PSG fino al 2026 (stipendio da 12 milioni a stagione bonus compresi), già si fregano le mani, sapendo di essersi assicurati - oltre che il miglior estremo difensore europeo - anche un assegno circolare.

Tra coloro che hanno sfruttato al massimo la ribalta internazionale Leonardo Spinazzola, che - nonostante il grave infortunio - ha raddoppiato il suo valore tanto da essere stato corteggiato pure dal Real Madrid prima del crack col Belgio. Volano le quotazioni pure di Federico Chiesa, pagato un anno fa 60 milioni: oggi non ne bastano 80 - come sa bene il Bayern - per strapparlo alla Juventus che lo ritiene incedibile. I bianconeri, in attesa di annunciare il rinnovo fino al 2022 di capitan Chiellini, preparano l'affondo decisivo per Locarelli, il cui prezzo è salito del 30% dopo le notti magiche. Nel borsino del mercato quotazioni in netto rialzo anche per Jorginho e Berardi, balzati rispettivamente a 70 e 45 milioni di valutazione. Per il metronomo italobrasiliano pronto il rinnovo fino al 2024 col Chelsea, mentre il talento del Sassuolo potrebbe presto raggiungerlo Oltremanica visto che fa gola a Leicester e Tottenham. Percorso inverso per Emerson Palmieri, che spera di riabbracciare il mentore Spalletti al Napoli anche se i 20 milioni chiesti dai Blues sono ritenuti eccessivi da De Laurentiis che ha già l'accordo per blindare Di Lorenzo fino al 2026. Più complessa la questione Insigne: il diez è in scadenza nel 2022 e vorrebbe rinnovare senza però ridurre il proprio ingaggio (4,6 milioni) come palesato dal club. Il rischio di un infuocato braccio di ferro è assai concreto all'ombra del Vesuvio.

Freccia all'insù ovviamente pure per altri 2 totem azzurri come Bonucci e Barella (in odore di prolungamento con l'Inter fino al 2024), mentre Pessina rimarrà all'Atalanta prolungando il contratto per altri 3 anni. La Dea si gode la conferma a livelli top del tedesco Gosens e soprattutto la crescita di Maehle, impostosi come uno dei migliori laterali del torneo a suon di gol e assist. L'exploit della Danimarca fa sorridere anche Ferrero: serviranno infatti 40 milioni per strappare alla Samp il gioiellino Damsgaard. La rassegna di Euro 2020 però allontana possibili obiettivi di mercato: Dumfries costava 15 milioni a maggio, mentre ora il PSV ne chiede 25. Con l'Inter costretta a dirottare altrove le proprie mire per il post Hakimi.

Quotazioni invece in calo per Fabian Ruiz (panchinaro fisso nella Spagna semifinalista) e Belotti: il Gallo è rimasto a secco di gol e per il Torino sarà difficile ottenere i 30 milioni richiesti nelle scorse settimane.

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