Coronavirus

Coronavirus, la polizia di Lione controlla i tifosi della Juventus su bus e treni

La polizia di Lione sta effettuando controlli con tanto di guanti e mascherine sui convogli che stanno portando i tifosi della Juventus nei pressi dello stadio. Tosse, starnuti e raffreddore i nemici da combattere

Coronavirus, la polizia di Lione controlla i tifosi della Juventus su bus e treni

Mancano poche ore al match di Champions League tra il Lione di Rudi Garcia e la Juventus di Maurizio Sarri e nella città francese cresce l'agitazione per l'arrivo dei tifosi bianconeri ma non per una questione di ordine pubblico, bensì per il problema coronavirus. Secondo quanto riporta il corriere.it la polizia francese si sarebbe messa letteralmente a caccia di tosse e starnuti su treni e autobus con all'interno i supporter della Juventus che stanno arrivando alla spicciolata a Lione. Nelle farmacie francesi, inoltre, le mascherine FFP2 sono tra le più richieste e acquistate in questo momento.

Sempre secondo quanto riporta corriere.it, sugli otto vagoni di un treno in arrivo dall'Italia sono saliti otto agenti della polizia di frontiera, alcuni dei quali muniti di guanti e mascherine per cercare di capire le reali condizioni di salute delle persone a bordo, a caccia di eventuali colpi di tosse sospetti o raffreddori. Nella giornata di lunedì, presso la stazione dei bus di Perrache, un'autista, con tosse e starnuti è subito stato portato in ospedale per il test da coronavirus ed è però risultato negativo.

Le rassicurazioni di un esperto

ll professore Bruno Lina, virologo all’ospedale di Lione ha voluto tranquillizzare tutti in vista del match di questa sera:"Non si corre alcun rischio ad andare a vedere la partita. Non tutte le persone malate hanno per forza il coronavirus, soprattutto in questa stagione ci sono tante ragioni per essere ammalati. Le autorità italiane stanno facendo tutto quello che è necessario". Ora non resta solo che aspettare la partita in programma alle ore 21 al Groupama Stadium

Del resto anche Maurizio Sarri ieri in conferenza stampa aveva risposto seccamente ad un giornalista francese che aveva sollevato qualche perplessità circa alla presenza dei tifosi della Juventus a Lione: "La mia opinione su questo virus è che non è un problema solo italiano ma europeo. In Italia abbiamo effettuato 3500 prove di tamponi e quindi abbiamo un certo numero di positivi. In Francia ne avete fatti solo 300, dunque molto meno....se ne fate 3000 anche voi magari avrete gli stessi positivi italiani. Ripeto, questo è un problema europeo e ritengo che i nostri tifosi abbiano tutto il diritto di essere qui in Francia, abbiamo un problema da risolvere e tutti hanno il dovere di contenerlo in prima battuta e poi di andare a risolverlo in seconda battuta".

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