Ecco le contraddizioni della sentenza

Assenza di una norma sulle plusvalenze e revocazione per un'accusa diversa

Ecco le contraddizioni della sentenza

Dentro le 36 pagine dedicate alle motivazioni della sentenza Juve (-15 punti in classifica), ci sono quasi tutte le spiegazioni dovute sulla stangata (i pilastri: libro nero di Paratici e le intercettazioni, definite documenti di natura confessoria) più un accorato appello a colmare il vuoto normativo sulle plus-valenze e un coraggioso tentativo di neutralizzare l'intervento del collegio di garanzia presso il Coni, futuro e scontato approdo del ricorso juventino in ultima istanza. Cominciamo dalle prime: in sintesi le decisioni del presidente Torsello e degli estensori Scardino e Falini sono ancorate al fatto che le plusvalenze fittizie hanno alterato l'equa competizione, con riferimento esplicito a identiche motivazioni di precedenti decisioni del collegio di garanzia presso il Coni. Di qui l'applicazione dell'articolo 4 riferito alla lealtà. Ma se nelle premesse, la stessa corte ha riconosciuto già nel giudizio del 27 maggio 2022 l'inesistenza, a livello di ordinamento federale, di criteri normativamente sanciti per decifrare il valore di un calciatore e riconosce la necessità un intervento normativo urgentissimo, diventa un'acrobazia procedurale sanzionare un club che ha fatto ricorso a tale modalità. Senza un divieto esplicito, non può esserci sanzione.

Respinta l'obiezione del ne bis in idem (impossibilità a giudicare una seconda volta, per la stessa condotta, le stesse persone; ndr) in punta di diritto (sacro principio non applicabile in ambito disciplinare smentito da una sentenza della Cassazione), la corte federale ha provato a smontare l'obiezione secondo cui il processo di revocazione può riguardare identica, precedente imputazione (articolo 31, illecito amministrativo). La spiegazione è stata questa: la giurisprudenza federale, al contrario di quella del Coni, prevede una nuova accusa. L'altro quesito popolare («perché in fatto di plus-valenze ha pagato solo la Juve? Le ha fatte da sola?») ha trovato la seguente risposta: Il libro nero di Paratici è di una portata devastante sul piano della lealtà sportiva mentre sugli altri club non sono emersi nuovi particolari.

Delle tante plusvalenze due vengono citate con maggiore enfasi: quella col Marsiglia (Akè-Tongya) definita eclatante, e quella col Barcellona (Pjanic-Arthur) che ha provocato anche un giudizio della Consob. La palla passa ora al collegio di garanzia del Coni. C'è materia per attendersi un chiarimento su tutti i punti controversi.

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