Effetto controlli: petardi spariti

di Tony DamascelliD obbiamo ringraziare i terroristi? Dovevamo aspettare i morti di Parigi, la paura, il terrore, perché nei nostri stadi di football sparissero, di colpo, fumogeni, bombe carta, esplosioni e boati tremendi? Proprio così, siamo diventati civili, il nostro meraviglioso pubblico, a Roma, a Milano, a Palermo, dovunque si è giocato, ha preferito urlare piuttosto che sparare i botti, ha scelto il tifo di voce, lasciando in deposito, nascosti, per il momento, i fuochi pirotecnici che fanno tanto spettacolo tra le tribù del sud Europa pallonaro e in Italia dovunque.

Spero, allora, che la paura riporti alla normalità il pubblico degli stadi calcistici italiani, mettendoci a livello di Inghilterra, Germania, Spagna, là dove basta l'accensione di un petardo per provocare l'immediato intervento della polizia. Agli ultras repressi e che hanno voglia di divertirsi, suggerisco di partire, con i bagagli di fuochi d'artificio, verso la Siria: verranno accolti dalla ola, a braccia e kalashnikov aperti.

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