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Eriksen e il grande fratello sul mercato

Amazon per la prima volta nelle stanze "segrete": così il danese ha scelto l'Inter

Eriksen e il grande fratello sul mercato

Eriksen voleva venire all'Inter e questo si era intuito. Ma se, anziché raccontarlo ai microfoni di Inter channel, lo spiega grazie ad un inatteso Grande Fratello Tv in un colloquio privato con il presidente del Tottenham, Daniel Levy, e con Josè Mourinho suo allenatore, allora diventa molto più credibile. A dispetto di Antonio Conte, che ha messo impegno per fargli cambiare idea in questi nove mesi. Ecco, ci mancava il Grande Fratello delle trattative calcistiche, il live sul detto e non detto nei colloqui privati fra calciatore e dirigenti. Ormai del calcio vediamo tutto: in campo, negli spogliatoi. Wanda Nara ci ha portato perfino nella camera da letto. Cosa chiedere di più? Amazon Prime ha colmato la lacuna e nel documentario All or nothing, dedicato agli Spurs e a Mou, ha incastrato questo dietro le quinte negli uffici del club: solitamente ermeticamente chiusi per telecamere e giornalisti. Ovviamente stavolta i protagonisti sapevano di essere registrati. Un indubbio favore alla credibilità e al senso di interismo di Christian Eriksen che, quel giorno, s'è visto proporre il rilancio dal presidente. «Non vogliamo che tu vada all'Inter. Possiamo pareggiare qualsiasi offerta». E lui risponde: «Per me l'Inter è una bella opportunità. Non vado per soldi e lo sapete». Un modo di presentarsi e ripresentarsi che vale un gol anche per questa stagione: un Grande Fratello casuale? Certamente ci immette nella nuova moda: trattativa a cielo aperto. Anche se poi i procuratori tirano le fila e, state certi, non si fanno riprendere.

Già, quando si parla di soldi. Pare sempre che siano l'ultimo problema. Poi diventa il principale. Ibra ha mostrato grande amore al Milan, ma senza lo stipendio aumentato fino a 7 milioni non si sarebbe mosso. Invece Luis Suarez, l'uruguaiano pronto per la Juve, si è arrabbiato, via Instagram, per le fake news sui compensi. A differenza di Ibra, tende al ribasso. E, tra una lezione di italiano e un incontro con il Barcellona, è tornato Pistolero contro chi scrive che andrà in Italia per un ingaggio di 16 milioni netti all'anno. Riferimento al quotidiano spagnolo Sport. Ma cosa dite? Ci andrà per 6,5 milioni più bonus: saranno solo 10 milioni. Guai a chi esagera: sul danaro non si scherza. Fortunatamente Suarez non ha smentito la voglia di arrivare a Torino. A modo suo ricalca l'idealità di Eriksen: non vuole che il Barcellona faccia passare l'ipotesi di una scelta di natura economica. Fortunatamente non la dichiara scelta di vita.

E, purtroppo, non ha un Grande Fratello a documentarne la sincerità.

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