Novanta volte Hamilton. Con l'impressione che quest'anno nessuno riuscirà a fermare la sua caccia ai numeri record. Lewis è inarrestabile come l'onda della protesta contro il razzismo che sta cavalcando con successo. La sua Mercedes è perfetta e pure lui deve ammettere che sulla pista ungherese viaggiava come sui binari. Bottas ha provato a restargli in scia, ma è finito a 0107. Gli altri, a parte il miracoloso Stroll con la versione in rosa delle frecce nere, sono tutti a più di un secondo di distacco che su una pista da 1'13 è un distacco enorme. «Devo pizzicarmi per crederci, non mi rendo conto, sono incredulo», dice Hamilton commentando la novantesima pole. Ma l'unico incredulo sembra solo lui.
Le Ferrari sono in risalita, per la prima volta quest'anno entrambe le auto sono arrivate in Q3. Vettel e Leclerc hanno davanti solo le quattro Mercedes. Un anno fa in pole c'era Max Verstappen che è tra i più delusi di queste prime tre gare stagionali. Pensava di cominciare vincendo. Invece passa le giornate a lamentarsi di una macchina che non lo accontenta e di un motore Honda che sembra un lontano parente del motorone di un anno fa. Un po' come quello Ferrari, mentre in casa Mercedes i progressi sono stati enormi. Da un anno all'altro, Hamilton ha guadagnato 1232, nulla rispetto alla Racing Point che è migliorata di 27, ma questo è un altro discorso e l'inchiesta innescata dalla Renault potrebbe portare a dei risultati significativi. Il passo avanti Mercedes è stato impressionante e si è tirato dietro anche la Racing Point fotocopia che gira praticamente con gli stessi tempi di Hamilton e Bottas lo scorso anno con la differenza enorme che Stroll e Perez non sono esattamente come Hamilton
In casa Ferrari Vettel per la seconda volta in tre gare è davanti a Leclerc. Un vantaggio minimo, di 43 millesimi, ma comunque un vantaggio. Seb che resta al centro del mercato (la Red Bull si è rifatta viva, stufa di Albon) è in un momento favorevole e ha trovato una SF1000 più guidabile che in Austria come si è visto bene dai risultati cronometrici dell'ultimo settore, quello più guidato, quello dove lo scorso anno la SF90 perdeva di più. Dallo scorso anno la miglior Ferrari in pista ha guadagnato 0226, un piccolo passo avanti venuto proprio dai progressi nell'ultimo settore della pista ungherese. Un miglioramento di telaio insomma ci sarebbe anche stato. A mancare sono sempre i cavalli. C'è chi dice 50, chi soltanto 30. Ma comunque un'enormità anche se va ricordato che un anno fa il fantastico passo avanti fu fatto dal Gran premio del Belgio in poi. In Ungheria Vettel arrivò sul podio, ma a più di un minuto da Hamilton.
L'incubo doppiaggio non è del tutto tramontato. Tra l'altro i primi quattro scatteranno con le Pirelli medie e potranno scegliere una strategia più veloce. Sempre che non arrivi la pioggia. Potrebbe aiutare gli uomini in rosso.
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