La famiglia Craxi dal partito alla partita

L'amore per il football è un vizietto di famiglia, il nonno tifava per il Toro, il padre tifa per il Milan e allora Benedetto jr ha scelto di scendere in campo pure lui

La famiglia Craxi dal partito alla partita

Se i figli so' piezz'e core figuratevi i nipoti. Accade che Benedetto Craxi abbia come padre Vittorio Michele, detto Bobo, e come nonno Benedetto, detto Bettino. Fin qui non c'è la notizia. L'amore per il football è un vizietto di famiglia, il nonno tifava per il Toro, il padre tifa per il Milan e allora Benedetto jr ha scelto di scendere in campo pure lui, ma davvero nel senso buono: gioca a pallone, è attaccante, lo hanno preso in prova quelli del Brescia, settore giovanile, squadra Primavera, e subito si è scatenata la corsa alla battuta o all'insulto, secondo usi e costumi dei social network e del popolo canaro.

Il ragazzo è classe Novantotto, su di lui mettono la mano alcuni osservatori, al Brescia lo ha segnalato Roberto Baronio che del club, ai tempi di Materazzi padre allenatore, faceva parte di un quintetto di giovani promesse con Doni, Pirlo, Bonazzoli e Diana. Il giovane Craxi ha giocato per il Futbolclub di Roma, roba chic e chiacchierata, è arrivata l'ora di tentare una cosa seria, trasloco al nord.

Tra l'altro capita che il Brescia calcio sia stato miracolosamente ripescato in serie B su decisione della federcalcio, a seguito del fallimento del Parma e allora le illazioni si moltiplicano, il paese è piccolo e il cognome è grande, le raccomandazioni eterne.

Ghino di Tacco era lo pseudonimo del nonno, Benedetto sappia che al primo eventuale colpo di tacco la gag sarà immediata, così come il rubar palla e le eventuali proteste con il giudice di gara e relativa espulsione con lancio di monetine del gentile pubblico.

Eredità difficile e pesante, il ragazzo dovrà superare difensori in campo e comari in tribuna, è la legge del cognome.

Poteva provare con la politica ma la famiglia ha già dato, abbondantemente. Meglio la partita del partito, è un gioco di squadra ma senza correnti, i compagni ti passano la palla e non ti tradiscono. Non sempre, ripensando al nonno.

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