Formula 1: Arrivabene si smarca dalla Juventus

Il team principal della Ferrari ha negato le voci che circolavano nel paddock, secondo cui sarebbe in procinto di lasciare Maranello per sostituire Marotta.

Formula 1: Arrivabene si smarca dalla Juventus

Maurizio Arrivabene, a Suzuka per l’imminente Gran Premio del Sol Levante, ha negato le voci di un suo imminente passaggio alla Juventus per colmare il vuoto lasciato da Giuseppe Marotta.

L’attuale direttore generale della Juventus, a conclusione di Juventus-Napoli di sabato scorso, a sorpresa ha dichiarato che non farà più parte della dirigenza bianconera a partire dal prossimo 25 ottobre, scadenza naturale del suo mandato.

La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno, ma trova le sue basi in una serie di dissapori tra Marotta stesso e il presidente della Juventus Andrea Agnelli: in ultimo, l’arrivo di Ronaldo fortemente voluto da Andrea Paratici che ha di fatto sovvertito la linea conservativa degli acquisti bianconeri.

Arrivabene era stato inserito lunedì da Exor nella lista dei candidati al consiglio di amministrazione della squadra torinese: questo aveva fomentato una serie di voci all’interno del paddock, soprattutto dopo il pasticcio del muretto avvenuto a Monza.

Del resto Agnelli conosce Arrivabene dal 2001, quando i due lavoravano ancora in Philip Morris: il rapporto di fiducia è ben saldo nonostante le diverse scelte sui piloti Ferrari per il 2019.

Il manager originario di Brescia ha il contratto in scadenza a fine anno con Ferrari e nella conferenza stampa di Singapore ha voluto prendersi tutte le responsabilità di quanto accaduto nella tappa italiana: “Sono io il responsabile: quando i risultati non arrivano, è colpa mia“.

La possibilità di essere sacrificato come responsabile della débâcle Ferrari di quest’anno, con il seguente passaggio alla Juventus, sembrava l’ipotesi più probabile per molti.

Invece a Suzuka stamane, Arrivabene ha smentito le voci: “Sono in Ferrari e il mio futuro sarà qui”.

E continuato: ”In Juventus avevo la delega di Controllo e Rischi: sono lieto di rimanere nel Consiglio di amministrazione, a condizione che l’impegno sia accettato alla prossima assemblea degli azionisti. Sono onorato, ma il mio lavoro rimane qui”.

La parola fine alla vicenda arriverà comunque solo il prossimo 25 ottobre, quando verrà deciso il rinnovo del Consiglio di Amministrazione.

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