Per allenare una squadra tutta sua ha dovuto aspettare una vita. Trasferendosi prima in Costa d'Avorio e poi a Sfax, cuore industriale della Tunisia, dove ha preso il posto di un'icona del calcio come Ruud Krol. Gianni Bortoletto, 55 anni da San Trovaso (Treviso), si è perfettamente ambientato alla realtà africana nonostante fra i suoi trascorsi ci sia la panchina della Padania.
È vero che c'entra la Padania con la sua trasferta africana?
«Sono arrivato all'Africa Sports di Abidjan, la capitale ivoriana, tramite un mio ex giocatore, Lorenzo Cresta, che ho avuto a Belluno e nella Nazionale Padana.
Che esperienza sta vivendo?
«Mi sto rendendo conto che tante cose che consideriamo scontate in realtà non lo sono, non riusciamo ad apprezzare quello che abbiamo».
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