la MAGLIA NERA

Il segnale internazionale dell’Europeo, gestito dall’Uefa, ha censurato il placcaggio all’invasore solitario di Germania-Turchia, ma ha inviato a tutto il mondo la gioia del principe ereditario di Spagna, Felipe, e di sua moglie, l’ex giornalista Letizia, ai gol di Xavi e compagni. In occasione del primo acuto, la principessa è stata pescata da una telecamera mentre esulta con il braccio destro allungato e il pugnetto chiuso, come una tifosa qualunque. Gioia autentica, mi è parso. Alla seconda rete Filippo ha abbracciato la moglie con una gestualità che sembrava studiata ad arte per finire su tv e giornali. Niente di nuovo all’orizzonte.
L’apoteosi si verificò al Mondiale di Argentina ’78 per magnificare Videla. Quanta differenza con il nostro Pertini che al Mondiale di Spagna ’82 visse la finale più da nobile ultras che da Presidente della Repubblica.

Indimenticabile la frase rivolta ai Reali di Spagna all’urlo di Tardelli: «Adesso non ci prendono più». Domani sera ci cuccheremo il derby fra il Re di Spagna e la cancelliera tedesca Merkel: lo stile dell’uno, che quanto a estetica non ha rivali, contro le smorfie dell’altra che presto entreranno in un cartone animato.

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