Mazzarri riporta il Napoli oltre il calcioscommesse

Mazzarri riporta il Napoli oltre il calcioscommesse

Walter Mazzarri era stato chiaro alla ripresa degli allenamenti dopo il ko con l'Inter e le richieste del procuratore federale Palazzi: vietato pensare al caso scommesse, bisogna concentrarsi sul Bologna. E la parola concentrazione è il leit motiv della conferenza stampa del tecnico alla vigilia della sfida con i felsinei - la prima di due consecutive in quattro giorni considerando anche l'ottavo secco di coppa Italia -. Nella passata stagione il ko con il Bologna (siglato da un gol di Diamanti dopo almeno cinque palle gol sprecate dai partenopei) siglò l'addio definitivo alla qualificazione Champions.
Il tecnico vuole andare oltre le possibili squalifiche dei due tesserati Cannavaro e Grava (9 mesi la richiesta di Palazzi, 6 potrebbero essere quelli inflitti dalla Disciplinare), al punto di penalizzazione (che potrebbero diventare due dopo il verdetto di primo grado di domani), al tabù Pioli (10 punti contro il Napoli nelle ultime 4 gare). «Non esprimo considerazioni su Gianello, ma credo ciecamente in Grava e Cannavaro e quindi provvedimenti nei loro confronti e nei confronti del Napoli sarebbero ingiusti - così Mazzarri -. In ogni caso la mia squadra non mollerà nulla, anzi sarà ulteriormente caricata da questa vicenda. Qualche ritocco in difesa in caso di squalifiche? Inutile mettere il carro davanti ai buoi, se poi dovessero arrivare certe sentenze valuteremo con la società se fare qualcosa. Intanto, in quel reparto stiamo facendo bene anche senza impiegare Campagnaro e Aronica che erano titolari lo scorso anno. Pioli? Nel confronto diretto bisogna sempre vedere le prestazioni, non mi limito mai a guardare i risultati, ci sono partite dove sprechi dieci palle gol e l'avversario al primo tiro segna. Ma il confronto è tra Napoli e Bologna, un avversario ostico che ha grandi valori tecnici in squadra».
Mazzarri era rimasto soddisfatto dal gioco espresso dalla squadra a San Siro, anche se il messaggio del patron De Laurentiis era stato chiaro: «Vorrei vincere pur giocando male». «Dobbiamo fare più reti quando ne abbiamo la possibilità, abbiamo lavorato molto su questo negli ultimi giorni - sottolinea l'allenatore del Napoli -. Contro l'Inter siamo stati superiori nel predominio territoriale e nel possesso di palla, poi però non l'abbiamo messa dentro. Con il recupero di Pandev abbiamo una pedina in più da poter usare. Io voglio vincere più di De Laurentiis, anche se lo voglio fare passando attraverso il gioco perché nel lungo periodo è l'organizzazione che mi porta ad ottenere risultati migliori rispetto a quello che è il valore della rosa».


Il tecnico sembra intenzionato a confermare Insigne, che ha ribaltato le gerarchie in attacco a suon di prestazioni maiuscole, come compagno di reparto di Cavani: il Matador è bomber d'Italia del 2012 con 42 reti (39 con il Napoli e 3 con l'Uruguay) che lo pongono al terzo posto nella classifica dei cannonieri europei dopo l'inarrivabile Messi e Ibrahimovic.

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