La medicina Champions rianima l'Inter che ora fa paura a tutti

Da Lautaro a Gosens, l'impresa del Camp Nou è una cura di gruppo pure in chiave campionato

La medicina Champions rianima l'Inter che ora fa paura a tutti

Milano. Se tre indizi fanno ancora una prova, è giusto dire che l'Inter è guarita davvero. Tutto merito della Champions, la medicina che all'improvviso ha rimesso in piedi la stagione di Inzaghi e della sua Inter, arrivati sull'orlo del baratro alla vigilia dell'uno-due col Barcellona, ma capaci di fare al momento giusto il provvidenziale e decisivo passo indietro. Perché la (quasi) qualificazione agli ottavi di Champions per il secondo anno consecutivo, porta con sé una ventina di milioni supplementari e nuova gloria al brand nerazzurro, ma soprattutto vale a Simone Inzaghi il salvacondotto fino al prossimo giugno. Quale che dovesse essere il cammino dell'Inter nei prossimi mesi, nessuno potrebbe più intimargli l'ultimatum, come invece avvenuto fra la sconfitta con la Roma (all'epoca la quarta su 8 partite di campionato) e l'andata col Barcellona.

Non è paradossale dire che il pareggio del Camp Nou valga più della vittoria di San Siro, favorita da alcune discusse decisioni arbitrali e dalla strenua difesa alzata da Inzaghi. A Barcellona, l'Inter ha giocato meglio che a Milano, ha attaccato di più, e non solo in contropiede, ha smascherato i difetti di un avversario (su tutti la presunzione) che pure in 8 partite della Liga (che comanda alla pari col Real Madrid) ha finora subito 1 solo gol. E invece l'Inter gliene ha rifilati 4 fra andata e ritorno, addirittura 3 nella bolgia di casa, che una volta di più ha esaltato il più forte fra i giocatori nerazzurri, Lautaro Martinez.

Il Toro ha segnato un gol bello e importante, rompendo il digiuno che stava appesantendo le sue statistiche, ma non il suo rendimento, sempre sufficiente anche nelle giornate meno belle dell'Inter. La Champions come cura anche per il suo mal di gol: più l'ostacolo è alto e più Lautaro sembra divertirsi a scavalcarlo. Dopo il Camp Nou, anche un like social di Messi, che ha scatenato la rabbia dei suoi ex tifosi. Il Toro in Europa ha segnato solo 3 volte nelle ultime 15 partite, ma sempre in trasferta e a Madrid, Liverpool e Barcellona, non dietro l'angolo. Domani potrebbe diventare l'oro di Zhang, oggi è certamente l'oro di Inzaghi, che se lo coccola a parole e nei fatti, nella speranza che l'argentino prenda a segnare con regolarità anche in campionato, fin da domenica all'ora di pranzo, quando l'Inter tornerà in campo a San Siro, contro la Salernitana. Gosens potrebbe tornare titolare, spinto dall'onda emotiva del provvisorio e illusorio 2-3 segnato al Camp Nou. Per lui, prima di parlare di rinascita, meglio però aspettare un altro paio di indizi.

Ben che vada, domenica Lukaku sarà in panchina: il belga è guarito ma molto indietro di

condizione. Possibile che non rinunci ad allenamenti più intensi per pochi minuti di partita, almeno questo è il suggerimento dei preparatori nerazzurri. Poi saranno Inzaghi e Lukaku a decidere. Correa invece dovrebbe esserci.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica