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Il Monza parte in frenata per la Serie A

Niente festa alla prima: un rigore sbagliato e una traversa di Paletta

Il Monza parte in frenata per la Serie A

Sarà romantico, come dice il mantra di Adriano Galliani. Ma di certo non sarà facile. Il Monza torna in B dopo 19 anni e capisce subito che la serie A se la dovrà sudare. È la massima categoria l'obiettivo, senza giri di parole o scaramanzie. Anche per l'amministratore delegato biancorosso, del resto, la cravatta gialla porta fortuna è un ricordo dei tempi del Milan. Con questo Monza, che in estate ha fatto mercato come una società di centro classifica della massima serie, c'è poco da scherzare. Se ne sono accorti anche i bookmaker, che quotano i biancorossi a 3,50 per la vittoria finale del campionato. Nessuno come loro nella categoria cadetta. Non il Lecce, non il Brescia e neanche la Spal affrontata ieri e appena retrocessa. Ma i numeri sono una cosa, il campo spesso un'altra.

Allo U-Power Stadium, come è stato ribattezzato in settimana il Brianteo, la nuova stagione è partita con riflettori puntati e telecamere accese, per una doppia diretta su Rai e Dazn. C'è grande interesse per questa B, con 15 squadre su 20 che la A l'hanno già vissuta. Senza il patron Silvio Berlusconi, convalescente dopo la difficile partita con il Covid, allo stadio monzese c'erano il presidente Paolo, lo stesso ad e Danilo Pellegrino di Fininvest. In tribuna, Max Allegri, Bobo Vieri e Kevin Prince Boateng, l'ultimo acquisto del Monza. Per l'ex milanista, prelevato via Fiorentina dai turchi del Besiktas, in queste ore sono in programma le visite mediche, poi la firma di un contratto annuale con rinnovo automatico in caso di promozione. In campo, il Monza è partito forte, schierando dall'inizio solo 5 nuovi acquisti: Donati, Barberis, Colpani, Gytkjaer e Maric, capocanonniere del campionato croato.

Solo nella ripresa si sono visti in campo anche Frattesi e Barillà, altri due regali estivi. Ma l'occasione d'oro è passata dai piedi di Gytkjaer, bomber dell'ultimo torneo polacco con il Lech Poznan. Al 35' della ripresa Sampirisi si guadagna il rigore, che scatena le proteste della panchina estense. Gytkjaer calcia, ma Berisha respinge di pugno. Nell'ora e mezza di gioco, tanto possesso monzese, ferraresi bravi con Floccari e D'Alessandro a tenere in costante apprensione la difesa. Più occasioni nella ripresa, con il palo di D'Alessandro, la traversa di Paletta e il tiro alto di Barillà da due passi. Anche lo spettacolo è stato appagato, insomma, al triplice fischio di Orsato, che appena un mese fa dirigeva la finale di Champions League tra Psg e Bayern Monaco e che ora ha misurato da vicino le ambizioni di questo Monza.

Che ha già cominciato a studiare da grande.

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