Il Napoli eurodisperato chiede a San Benitez di ripetere il miracolo

Il Napoli eurodisperato chiede a San Benitez di ripetere il miracolo

Nella sua storia di allenatore c'è un'impresa rimasta nella memoria di molti: a Istanbul nel 2005 recuperò tre gol al Milan durante la finale di Champions. Gli stessi tre gol che servirebbero stasera al San Paolo - a meno di un imprevisto scivolone del Borussia Dortmund «incerottato» in casa del Marsiglia - per realizzarne un'altra, stavolta «solo» per conquistare l'accesso agli ottavi della Coppa più prestigiosa. Quasi una «mission impossible» per Benitez, considerando il momento difficile del Napoli (la fase difensiva fa acqua, 16 le reti incassate nelle ultime 8 uscite) e il valore dell'avversario, l'Arsenal dominatore della Premier League. «Non abbiamo niente da perdere, se dobbiamo fare tre reti, proveremo a farle - così Don Rafè alla vigilia -. Penso che l'impresa sia possibile, abbiamo fiducia in noi stessi. Cercheremo di imparare dall'Everton che sabato è riuscito a bloccare i Gunners, ma soprattutto dovremo essere bravi a imporre il nostro gioco».
La piazza napoletana comincia a mostrare segni di insofferenza, ma dopo i fischi di sabato sera per la deludente prova con l'Udinese, ha deciso per una tregua in attesa del risultato di stasera. Anche se lo stadio di Fuorigrotta non avrà l'atteso tutto esaurito. Certo, uscire dalla Champions con 12 punti sarebbe una beffa, ad altri per passare il turno ne basteranno molti meno. «Siamo stati sfortunati a capitare in questo girone, ma il percorso in Coppa è stato positivo e con questo spirito affrontiamo la partita con l'Arsenal», così Benitez.
Il tecnico spagnolo, a differenza di quanto accaduto di recente, terrà la squadra in ritiro. Nessun ripensamento, invece, dal punto di vista tattico. E a chi gli chiede di correggere il modulo, visti gli ultimi risultati non esaltanti, replica con una storiella che strappa una risata alla platea: «Un papà e un figlio camminano per strada con un asino, ma un giornalista consiglia di salire in groppa all'animale. Il padre esegue il consiglio, poi incontra un altro reporter che gli dice di fare diversamente. La situazione è molto semplice: ognuno ha la sua idea e io sinceramente non mi faccio condizionare. Non cambieremo il nostro modo di giocare, dovremo attaccare con equilibrio, fare quello che abbiamo fatto all'inizio della stagione molto bene. Sapremo quel che accadrà a Marsiglia, ma questo non cambierà il nostro atteggiamento».
È chiaro che l'esito della sfida del San Paolo inciderà sul futuro prossimo del Napoli e sulla campagna acquisti di gennaio. La retrocessione in Europa League, competizione mal digerita dal patron De Laurentiis, porterebbe a concentrare le maggiori energie sul campionato, nel quale però gli azzurri sono già in affannosa rimonta. Ecco perché tra stasera e domenica, quando a Napoli arriverà l'Inter dell'ex Mazzarri, il gruppo di Benitez dovrà dare risposte importanti o sarà troppo tardi.
L'unico dubbio di formazione che il tecnico spagnolo si porterà fino alla fase di riscaldamento è legato al portiere Reina (ieri solo terapie a causa dell'infortunio muscolare che gli ha fatto saltare l'Udinese). Britos e Behrami di nuovo titolari, Mertens favorito su Insigne, Pandev alle spalle di Higuain che vuole festeggiare al meglio i suoi 26 anni compiuti ieri. «Spero di sbloccarmi in Europa con il Napoli - così il macedone -.

Certo con nove punti essere ancora a rischio eliminazione è un po' strano e sappiamo che l'Arsenal è una grandissima squadra. A Londra abbiamo preso subito gol, speriamo che stavolta il loro portiere non si lamenti per essersi annoiato come all'andata».

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