Coronavirus

Nazionale e serie A: i rebus da Covid

Caso Tonali: il Brescia non manda la "non negatività" alla Federazione

Nazionale e serie A: i rebus da Covid

Il calcio ai tempi del Covid è un frullatore, dentro ci sta tutto e il suo contrario. Ma proviamo a rimettere ordine in una giornata, quella di eri, dai momenti contraddittori.

Il Consiglio federale ha definito l'attività agonistica stagione 2020/21 confermando che la serie A partirà regolarmente il 19 settembre (per Atalanta e Inter prima gara il 26) mentre la B il 26 e la C il giorno dopo, ma nel frattempo l'Atalanta ha rese note tre positività di propri giocatori. I nerazzurri sono asintomatici e come da protocollo in isolamento. A Coverciano, poi, dove gli azzurri sono in ritiro ieri si è registrata l'irritazione della Federazione di fronte ancora ad una mancanza di comunicazione di non negatività - da parte del Brescia - di Tonali, convocato da Mancini. È un caso che andrà risolto in fretta. La sensazione era che ieri sera Mancini potesse tagliare dalla convocazioni Tonali, visto il prolungarsi dell'incertezza. È possibile che stamani il Ct prenda una decisione. Oggi, poi, dovrebbe aggregarsi agli azzurri Jorginho in arrivo da Londra pronto a vestire la nuova maglia azzurra ispirata alla cultura del rinascimento.

Contestualmente il presidente Figc Gravina ha provato a frenare l'utilizzo dei tamponi: «Abbiamo presentato al Comitato Tecnico Scientifico le nostre proposte che dovrebbero andare in esame in queste ore. Il primo riguarda la limitazione dei tamponi vista l'invasività che generano ai nostri atleti, sempre con il principio del massimo rispetto alla tutela della salute». Riguardo alla riapertura graduale degli stadi, Gravina si è detto fiducioso «che il Cts possa tener conto anche della nostra capacità, visto anche il grande esito positivo che hanno dato non solo i protocolli ma anche i controlli». A questo proposito Chiellini ha detto: «Ci auguriamo possano tornare al più presto i tifosi perché a noi dà anche maggiore attenzione: sembra di disputare partite di allenamento, quando invece ti stai giocando traguardi importantissimi». Ma il difensore torna alla realtà: «Se in questa stagione il campionato non si fermerà, dovremo essere contento.» È uno scenario complesso.

In questo terreno così scivoloso non mancano le polemiche. L'incendiario del caso è il presidente del Napoli che si è scagliato contro Ceferin: «Non è in grado di gestire la Uefa», questa la sciabolata tirata da De Laurentiis al numero uno del pallone europeo. Il patron del Napoli ha insistito: «Il Covid ha stravolto i calendari e la Uefa che fa? Fa giocare subito le squadre nazionali». De Laurentiis non vorrebbe tornare in campo: «Con questa incertezza noi dobbiamo tornare a giocare? Solo perché ci stanno le nazionali. Ai tifosi interessa solo lo scudetto».

Il calcio ai tempi del Covid è simile ad un rebus di Bartezzaghi.

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