Nissan Micra quinto atto è un'altra automobile Piace a uomini e famiglie

Design originale, contenuti elevati e tecnologia avanzata. Torna la motorizzazione Diesel (90 cv)

Piero Evangelisti

Dubrovnik A 24 anni di distanza dall'incoronazione come «Car of the Year 1993», Nissan Micra ci riprova. La quinta generazione è stata infatti inserita tra le sette candidate dalle quali uscirà l'«Auto dell'anno 2017» che verrà proclamata al Salone di Ginevra, in marzo. Allora vinse per la sua originalità, per una dotazione di serie riservata a vetture molto più grandi e, soprattutto, perché andava ben oltre le aspettative del pubblico europeo: tutte caratteristiche che ritroviamo sulla generazione che arriverà nelle concessionarie italiane a fine marzo, staccandosi sotto ogni profilo dalla serie precedente, un esperimento di world car, made in India, che gli automobilisti europei hanno accolto molto tiepidamente.

Nuova Micra, della quale è da poco iniziata la produzione nello stabilimento Renault, a Flins, è stata invece espressamente disegnata per gli automobilisti del Vecchio continente e si presenta come berlina pura a due volumi, 5 porte e 5 posti, caratterizzata da forme che richiamano gli stilemi dei crossover Nissan, a cominciare dal frontale V Motion, e, raggiungendo i quattro metri, è la più lunga della storia del modello, oltre a essere anche la più bassa (1,45 m). Nelle fiancate, e in coda, i muscoli ci sono, ma non appesantiscono in alcun modo una linea che, a differenza di quanto accadde con la strepitosa seconda serie, piacerà di più agli uomini che alle donne, ma, grazie alle dimensioni, anche alle famiglie.

Le ambizioni di Micra (Bruno Mattucci, ad di Nissan Italia, conta di venderne quest'anno 20mila unità) sono confermate da un listino prezzi che parte da 12.600 euro, una soglia importante oltre la quale si spingono i clienti che chiedono un design originale, contenuti elevati e tecnologia avanzata: doti che nuova Micra possiede.

Basta salire a bordo e ci si rende conto del taglio netto con il passato, a cominciare dall'ottima abitabilità, da sedili comodi dal design sportivo, dai materiali di qualità accostati con precisione, fino ad arrivare a plancia e console non esageratamente tecnologiche. Nella gamma dei motori torna un propulsore turbodiesel (90 cv) scomparso sulla serie precedente, una scelta che ha significato autoescludersi da circa un terzo del segmento B. Due sono i motori a benzina, entrambi a 3 cilindri: un 1.0 aspirato da 73 cv e uno 0.9 turbo da 90 cv, entrambi abbinati, come il diesel, a un cambio manuale a 5 marce.

Abbiamo potuto provare i due motori da 90 cv in Croazia, sulle strade dell'enclave di Dubrovnik, con pochissimi rettilinei e tantissime curve, su fondi resi viscidi da neve e pioggia, che ci hanno permesso di apprezzare le qualità del telaio a elevata rigidità torsionale, decisivo nella stabilità di marcia, senza sbavature, che non penalizza in alcun modo il comfort e il piacere di guida.

Buona parte del merito va attribuita a raffinati dispositivi per il mantenimento della traiettorie e la riduzione del beccheggio.

Nuova Micra, del resto, salendo tra le versioni (cinque, da Visia a Tekna), acquisisce via via dotazioni di serie, in termini di sicurezza e comfort, che si riscontrano raramente sulle concorrenti. Per la connettività è disponibile Apple CarPlay al quale, entro un anno, si aggiungerà Android Auto.

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