Sport

L'intercettazione: "Peggio c'è solo Calciopoli..."

Dalle intercettazioni emergerebbe un quadro preoccupante per i bianconeri. Coinvolti anche altri club di Serie A

L'intercettazione: "Peggio c'è solo Calciopoli..."

"Peggio c'è solo Calciopoli". La frase emerge da un'intercettazione telefonica captata dalla Guardia di Finanza, e citata nell'annotazione depositata come atto principale dell'indagine riportata da Repubblica, nella quale due uomini di fiducia del presidente Andrea Agnelli parlano tra loro delle operazioni di mercato dei bianconeri oggetto dell'inchiesta.

Non solo i problemi legati al campo e ad un inizio di stagione da troppi alti e bassi, come noto la Juventus negli ultimi giorni si è ritrovata costretta a fare i conti con l'inchiesta sulle plusvalenze. Il tutto ruota intorno ai 282 milioni di plusvalenze fatte registrare dal club bianconero nel corso di tre anni con 42 operazioni di mercato che hanno insospettito Consob e Covisoc.

Decisive come detto, secondo gli inquirenti della Procura di Torino, restano le telefonate tra dirigenti della società raccolte nel periodo che va da luglio a settembre, dalle quali come detto verrebbe fuori un quadro davvero preoccupante per i bianconeri. Secondo quanto trapela da ambienti vicini al Palazzo di Giustizia nel materiale al vaglio degli investigatori emergerebbero numerosi profili non soltanto di rilevanza penale ma che potrebbero dover essere accertati anche dalla giustizia sportiva in quando non rivestirebbero solo una squadra in particolare, in questo caso la Juventus, ma l'intero sistema calcio.

Gli altri casi sospetti

Il club bianconero, non è l'unica formazione di Serie A finita nel mirino degli inquirenti per gli scambi gonfiati delle recenti sessioni di calciomercato. In totale, sempre secondo quanto riportato da Repubblica, sono almeno 6 i club coinvolti nell'indagine.

Sotto la lente d'ingrandimento c'è ad esempio il Genoa, con cui la stessa Juve, dal 2018 al 2020, ha concluso operazioni per circa 123 milioni di euro. Dei quali, però, solamente 25 sono finiti nelle casse dei due club. 74 milioni sono partiti da Torino in direzione Genova per acquistare giocatori che hanno collezionato solamente 14 presenze totali in campionato: dodici Perin, due il "carneade" Zanimacchia, ora in forza alla Cremonese. Da monitorare anche le operazioni Audero con la Sampdoria (20 milioni alla Juventus), Favilli con lo stesso Genoa e Muratore con l'Atalanta. Quest'ultimo è ancora di proprietà dei bergamaschi, ma oggi gioca in prestito al Tondela, in Portogallo.

Il Genoa e l'Inter, sempre dal 2018 al 2020, hanno invece concluso 6 operazioni per 78 milioni di euro: 3 acquisti li ha messi a segno il club rossoblù, gli altri 3 il club nerazzurro. I nomi? Pinamonti e Radu, ad esempio, transitati da Milano a Genova e viceversa. In realtà, però, a muoversi in maniera concreta sono stati soltanto 5 milioni. Coinvolto anche il Napoli (in particolare l'ipervalutazione dei cartellini di alcuni giovani e del portiere Karnezis nell'operazione per acquistare Osimhen dal Lille).

Il dato resta comunque impressionante: se nel 2015 le plusvalenze rappresentavano il 17% della produzione totale del calciomercato (381 milioni su 2,2 miliardi), nel 2020 sono arrivate addirittura a raddoppiare, toccando i 739 milioni di euro. Cifre enormi di un calcio ormai scoppiato.

Segui già la nuova pagina Sport de ilGiornale.it?

Commenti