La serata positiva a metà di Praga è già alle spalle. Nemmeno il tempo di sbarcare in Brasile dopo undici ore di volo - azzurri prelevati e portati via attraverso un accesso secondario da un bus che li ha attesi sulla pista di atterraggio tra la delusione dei venti sostenitori accorsi all'aeroporto - e l'arrivo al Barra Sheraton, lungomare di Barra da Tijuca, quartiere residenziale di Rio, che gli azzurri di Prandelli andranno subito in campo. L'avversario sarà Haiti, 39 anni dopo l'ultima volta, con un occhio alla beneficenza (il ricavato della gara sarà, infatti, devoluto a 12 organizzazioni umanitarie che operano sul territorio) e l'altro alle novità del modulo che il ct proverà in vista della Confederations. C'è voglia di tridente nella nuova Italia che Prandelli varerà in questa manifestazione e già contro i caraibici - battuti in amichevole per 2-1 dalla Spagna domenica sera a Miami - ci potrebbe essere una prima prova di tridente. Mentre Pirlo, se giocherà, indosserà la maglia azzurra per la 100ª volta. Altrimenti appuntamento rinviato al Messico domenica 16.
Un anno fa, di questi tempi, l'Italia perdeva rovinosamente a Zurigo contro la Russia. Beccandosi quasi una bastonata al giorno: dalla perquisizione della Polizia a Coverciano all'addio forzato di Criscito, dal terremoto che aveva colpito in modo terribile l'Emilia sfiorando Parma, con la paura di Di Natale sorpreso in ascensore dalla prima scossa, e il test col Lussemburgo annullato per ragioni di sicurezza, alle continue notizie di cronaca giudiziaria per l'ultimo ennesimo scandalo del pallone di casa nostra che riguardarono pure un paio di azzurri, Buffon (comunque mai indagato), e Bonucci, allora invece nel registro dalla procura di Cremona. Oggi il clima è quasi idilliaco, visto che il gruppo ha fatto quadrato intorno a Balotelli - con il quale Balotelli ha parlato a lungo nelle prime ore in Brasile - dopo la scenata di venerdì sera dopo l'espulsione con la Repubblica Ceca. C'è grande fiducia, anche se il gruppo arriva all'evento dopo uan stagione stressante (c'è chi ha già una sessantina di partite nelle gambe) e Prandelli ha più volte ammonito: «La Confederations è un torneo rischioso, nel 2009 ci bruciò, il calendario con otto squadre è molto stretto e non permette di recuperare dopo eventuali passi falsi». Il ct ha anche aggiunto: «Il nostro Mondiale comincia ora e questa è la prima tappa, l'obiettivo è trovare delle varianti al nostro gioco. Il 4-3-3? È arrivato il momento di provare».
L'hotel degli azzurri non ha proprio l'aspetto di un ritiro isolato: è di fronte al mare e nei giorni non lavorativi la spiaggia è affollata da ragazzi in costume e ragazze in tanga e miriadi di surfisti. Poco dopo l'arrivo in albergo che ospiterà la delegazione azzurra fino al 18 giugno, Mario Balotelli - fresco di tweet («amo il Brasile») - e l'amico e compagno di club El Shaarawy si sono concessi una passeggiata, seguiti a breve distanza e con discrezione da due agenti del servizio di sicurezza. SuperMario e il «Faraone» si sono imbattuti in alcuni tifosi, che li hanno subito riconosciuti e invitati a una sfida di «futevolei». Dopo un iniziale diniego, i due azzurri hanno brevemente giocato sfidandosi da una parte all'altra della rete, la stessa che viene usata per il beach volley.
Ieri sera primo allenamento in terra brasiliana, non all'interno dello stadio Joao Havelange (l'Engenhao è stato chiuso per i recenti cedimenti della struttura e dovrà rimanerlo per 18 mesi), ma nell'attiguo campo di riscaldamento che viene solitamente utilizzato da coloro che poi prendono parte ai meeting di atletica.
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