Roma, la rivincita con il Feyenoord. José cerca la 12ª semifinale

L'ultima volta che la Roma ha affrontato il Feyenoord dopo una sfida con il Torino è arrivata la vittoria di Tirana che ha permesso di alzare il trofeo della Conference League

Roma, la rivincita con il Feyenoord. José cerca la 12ª semifinale

L'ultima volta che la Roma ha affrontato il Feyenoord dopo una sfida con il Torino è arrivata la vittoria di Tirana che ha permesso di alzare il trofeo della Conference League. Un dato che conforta Mourinho, chiamato a conquistare la sua 12ª semifinale europea. Tutto ciò mentre dall'Arabia l'Al Nassr è pronto a ricoprirlo d'oro con un contratto monstre da 100 milioni di euro per due stagioni.

I Friedkin provano a trattenere Mou, forti del contratto di un altro anno, accelerando sul rinnovo di uno dei fedelissimi, il difensore Smalling, che sta per dare l'ok al biennale da 7 milioni a stagione offerto dal club. Il tecnico pensa solo al presente e alla gara di oggi. Allo stadio De Kuip di Rotterdam, nonostante la trasferta sia stata negata ai tifosi della Roma, è prevista un'atmosfera incandescente. I fantasmi di Tirana aleggiano ancora su un gruppo, quello del Feyenoord, completamente rinnovato. Voglia di rivincita quindi per la squadra di Slot, prima in Eredivisie (la serie A olandese) e già 21 reti segnate in otto gare di Europa League. «Non sono capace di pensare al Feyenoord di Tirana, per me l'unica cosa è che ogni giorno a Trigoria vedo la coppa appena arrivo e mi ricordo che abbiamo giocato contro di loro, ma stop», così Mourinho. Nuovamente attaccato da Antonio Cassano che ieri ha ricevuto per la 19ª volta il Tapiro di Striscia: «Soffre il fatto che io sia l'unico in Italia a dirgli la verità: ha vinto in carriera perché ha sempre avuto fortuna, ma come allenatore è scarso, i suoi trofei può metterseli nel c...».

Intanto il portoghese è chiamato a gestire il ritorno alle tre gare a settimana: solo una volta la Roma, con l'Europa di mezzo, è riuscita a infilare tre vittorie consecutive.

Ma il terzo posto in campionato e i quarti dell'Europa League non consentono di fare calcoli: per arrivare alla prossima Champions resta la doppia strada. «Non siamo i più forti d'Italia e della competizione, ma possiamo vincerla», così Mourinho che pensa a Dybala falso nove. Curiosità: dirige lo stesso arbitro di Tirana, il romeno Kovacs.

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