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Cosa si sono detti Sarri e Agnelli: il faccia a faccia a porte chiuse

Sarri non avrebbe legato con diversi esponenti della Juventus: da Agnelli a CR7 passando per Chiellini e Buffon, la scintilla non è mai scattata con l'ambiente bianconero

Cosa si sono detti Sarri e Agnelli: il faccia a faccia a porte chiuse

Maurizio Sarri ha lasciato in silenzio e in punta di piedi la Juventus che ha deciso di puntare con forza su Andrea Pirlo, uno dei pupilli di Andrea Agnelli. Il giovane presidente bianconero ha deciso di puntare deciso su quello che in teoria sarebbe dovuto essere il tecnico dell'under 23 per una serie di ragioni soprattutto legati a costi e tempistiche. Il rapporto tra Sarri e Agnelli non sarebbe mai decollato e non solo dato che il tecnico toscano non avrebbe legato nemmeno con la gran parte dell'ambiente bianconero.

Nervi tesi

Secondo quanto riporta il Mattino la scintilla tra Sarri e l'ambiente bianconero non sarebbe mai scattata per varie ragioni e il messaggio arrivato forte e chiaro è stato il seguente: "Meglio lasciarsi prima che sia troppo tardi". L'ex di Chelsea, Empoli e Napoli tra l'altro aveva il contratto in scadenza il 30 giugno del 2022 e ora potrebbe anche decidere di restare fermo un anno se non arriverà un'opportunità davvero irrinunciabile.

Questione di feeling

Sarri ha pagato a caro prezzo le sconfitte nelle finali di Supercoppa Italiana e Coppa Italia per mano di Lazio e Napoli e la prematura eliminiazione dalla Champions League ma anche altre cose non sono piaciute alla dirigenza e ad alcuni calciatori nonostante la conquista del nono, sudatissimo, scudetto consecutivo. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, inoltre, non sarebbe scattato il feeling con diversi calciatori tra cui due dei due grandi leader: il capitano Giorgio Chiellini e soprattutto Cristiano Ronaldo e per ragioni differenti. Al portoghese pare non sia mai andato giù lo spostamento della sua posizione in campo e le sostituzioni subite mentre a Chiellini non sarebbe addirittura mai piaciuto lo stile Sarri.

Il fumo, il linguaggio e i silenzi

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, inoltre, il fallimento Juventus-Sarri sarebbe stato totale soprattutto dal punto di vista empatico e comunicativo con alcuni giocatori infastiditi dal suo continuo fumare fuori dagli spogliatoi, le troppe parolacce e il linguaggio molto spesso colorito e lo scarso feeling con la maggior parte dei calciatori della sua rosa tra cui Buffon, spesso silenzioso nello spogliatoio a testimonianza di una scarsa empatia con il tecnico. I recenti like social in relazione al suo addio da parte di Douglas Costa e di due ex scartati da Sarri ovvero Mandzukic ed Emre Can fanno capire come il tecnico non avesse propriamente in mano lo spogliatoio.

Durante la preparazione estiva, inoltre, era il 21 luglio del 2019 la Juventus è sotto contro il Tottenham dell'allora tecnico Pochettino con Sarri che pare se ne sia uscito fuori con una battuta infelice: "Ma come ho fatto a perdere due scudetti contro di voi?". Una battuta ovviamente scherzosa ma che di fatto non fu interpretata bene da gran parte dello spogliatoio e che ha poi compromesso la stagione intera.

Il futuro di CR7

France Football qualche tempo fa si era espresso in maniera netta circa la voglia di CR7 di continuare la sua avventura in Italia: "Cristiano si è stancato della Juventus", aveva scritto il periodico francese con il Psg in agguato per strapparlo alla Vecchia Signora. Ora il portoghese si sta rilassando in vacanza in compagnia della sua famiglia e della fidanzata Georgina Rodriguez sul suo yacht privato ma le voci sul suo futuro non si placano.

Secondo quanto riporta Footmercato Leonardo avrebbe già contattato Jorge Mendes, agente dell'ex di Real Madrid e United che fino a qualche settimana fa aveva parlato di una permanenza a Torino da parte del suo assistito. Agnelli, subito dopo l'eliminazione dalla Champions League l'ha definito un punto di riferimento importante per la Juventus ma l'idea di vederlo lontano dalla Juventus non è poi un'utopia e il Psg farà di tutto per convincerlo a misurarsi nel quinto campionato europe dopo quello portoghese, inglese, spagnolo e italiano ma sempre e comunque Agnelli e Pirlo permettendo.

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