Prima anche in Europa La Juve non si ferma più

Shakhtar ko su autogol, bianconeri imbattuti al comando nel girone. Biscotto? rigore negato e occasioni sprecate. Palo degli ucraini

Prima anche in Europa La Juve non si ferma più

Il biscotto più clamoroso della storia del calcio: una vittoria su autogol. La Juventus passa in Ucraina, rispedisce al mittente le lingue cattive e i pensieri grigi, non soffre se non delle proprie umane paure, lo Shakhtar poco fa per impensierirla pensando, pure lui, a una serata di vigilia vacanziera, da oggi gli ucraini partono per le ferie invernali. Le profezie da bar vengono smentite e rese ridicole da una partita di intelligenza dei bianconeri, nulla di eccezionale ma il football mostrato dalla squadra italiana è una lezione per i maligni che si erano giocati il pari addomesticato, concordato, già scritto anche dagli scommettitori che non accettavano più giocate, con quote ormai sotto zero.

La Juventus conclude la sua avventura di avvio di Champions senza sconfitte e battendo tutte e tre le avversarie di girone. Fino a un mese fa la luce era buia, i campioni d'Europa del Chelsea sembravano insieme con gli ucraini di Lucescu i favoriti del gironcino, il pareggio in Danimarca della Juventus poteva rappresentare la fine del sogno. Poi la svolta, avviata contro gli inglesi e celebrata contro Lucescu. La Juventus imbattuta in Europa è una bella fotografia di un calcio che sembra malato, è l'immagine di una squadra che non ha amici ma, secondo una corrente di pensiero, soltanto complici. Prima in campionato, prima nel gruppo di Champions, di più non si poteva e non si può chiedere alla squadra che dalla prossima domenica potrà riavere a bordo campo anche l'uomo che l'ha trasformata ma ha dovuto assistere per quattro mesi ai giochi agli arresti domiciliari in tribuna. Poche le sbavature a Donetsk, forse Pogba che gigioneggia troppo con il pallone e ogni tanto si balotellizza, grandi le prove, secondo usi e costumi, di Chiellini e Vidal, pur condizionato, il cileno, da una ammonizione iniziale, mentre il difensore salterà il prossimo turno per squalifica. Un palo degli ucraini non serve a ridimensionare il successo bianconero che ha sfiorato in altre due occasioni il gol e ha protestato per un fallo di mano in area ucraina non individuato dall'arbitro svedese.

La Juventus ha dimostrato una maturità e una saggezza tattica che sembrava avere smarrito in quest'ultima parte dell'anno, culminata con le due sconfitte con Inter e Milan. Ma con il passaporto della morte fra i denti ha saputo ritrovare il gusto della battaglia e della vittoria, senza strafare ma con il passo giusto e le soluzioni in contropiede che fanno parte del repertorio classico del football italiano, spesso bestemmiato dai docenti contemporanei. Le nuvole tossiche di una partita combinata si sono esaurite proprio nel più comico dei modi: appunto un autogol di Kucher nel tentativo di anticipare Giovinco. Soltanto il tifoso più cialtrone avrebbe potuto immaginare una soluzione del genere e così è stato.

La Juventus adesso si gode la promozione, può occuparsi del campionato e dei conti di casa. I denari della Champions andrebbero spesi con acume, questo è il momento di riflettere per non arrivare all'ultima ora con scelte ridicole come quella di Bendtner.

Tra l'altro a gennaio Asamoah dovrà partire per la coppa d'Africa, dunque Conte detti le operazioni giuste e Andrea Agnelli le faccia eseguire. A Torino si festeggia, con il savoiardo, tipico biscotto piemontese. Se qualcuno ne sente il profumo e ne abbia voglia, si prenoti.

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