In Coppa Italia si è conquistata il titolo di «castiga-milanesi» - nerazzurri e rossoneri eliminati dal torneo nel giro di due settimane -. Ora l'Udinese è un passo dal sogno. Nel primo tempo della semifinale con la Fiorentina (si gioca al Friuli alle 21, diretta su Raidue, arbitro Russo) la squadra di Guidolin va all'inseguimento dell'atto conclusivo di Roma: l'unica volta fu addirittura nel 1922, prima edizione della Coppa nazionale, quando perse in finale con il Vado. «Questo sogno dobbiamo giocarcelo con tutte le forze che abbiamo - dice il tecnico dei bianconeri, risollevatisi in classifica dopo il colpo di Bologna -. Servono gli stessi ingredienti mostrati sabato compattezza, voglia di sacrificarsi e sofferenza, cercando di tirare fuori il massimo». Guidolin darà spazio a chi ha giocato meno in campionato.
La Fiorentina, dopo il ko di Cagliari («colpa mia», l'ammissione di Montella), continua a perdere pezzi. Si è fermato Aquilani (distrazione al bicipite femorale, 15 giorni di stop) e sono ancora ai box Ambrosini e Tomovic. Per Montella almeno una buona notizia: l'attaccante Mario Gomez, assente dal 15 settembre scorso per un grave infortunio al ginocchio destro, ha completato il percorso riabilitativo per cui da domani ricomincerà ad allenarsi in gruppo. Rientro in campo possibile fra due settimane.
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