Strisce pedonali

In Italia l'economia migliora ma non al punto di ribaltare il senso di fiducia dei consumatori nel futuro. Malgrado non arrivi dal quadro economico generale una forte spinta al ripristino dei consumi, il mercato dell'auto sta consolidando dati di crescita oltre il 20%. Le motivazioni sono molteplici, ma di certo possiamo affermare che non è certo merito dell'esecutivo. Piuttosto, sono i costruttori che con ingenti investimenti e iniziative di marketing, guidati dal gruppo nazionale, hanno indotto la clientela che possiede un parco ormai vetusto a valutare l'opportunità del cambio vettura. Schemi di finanziamento agevolato, flessibilità nell'entrare e uscire da varie formule di prestito, sconti elevati, inducono il consumatore a prendere vantaggio dalle offerte che si susseguono con grande varietà e dinamismo e, quindi, a cambiare la vettura.Sicuramente tutto ciò è molto positivo, ma non è abbastanza. La scelta di un'auto nuova non è determinata soltanto da fattori economici, ma è anche stimolata da elementi di affinità emotiva con il brand selezionato. Un esempio per tutti si può fare con la crescita esponenziale che si verifica ormai da due o tre anni dell'ibrido. Se si analizzano i motivi per cui un consumatore si rivolge all'ibrido, se ne deduce che, in effetti, non è una scelta del prezzo di acquisto più conveniente: le vetture ibride costano più di quelle con motore termico, ma è una scelta quasi di stampo culturale, valoriale. I consumatori sono consapevoli che questa tecnologia avanzata è stata concepita per non diffondere ulteriore calore nell'atmosfera, e per convogliare lo stesso all'interno del sistema propulsore, creando ulteriore energia.Si acquista l'ibrido perché i consumi di carburante sono più bassi, perché i costi di manutenzione sono contenuti e il valore di rivendita dell'usato è più alto rispetto ai corrispondenti modelli con motore termico. La scelta di acquistare un'auto ibrida è fortemente influenzata da fattori valoriali, per il riconoscimento dei quali il consumatore è disposto a pagare un prezzo più elevato. Il consumatore si sente più appagato, avanzato; si sente di aver fatto una scelta strategica per primo, gli altri che acquisteranno, verranno dopo. Essere primi ha un effetto psicologico positivo, fa sentire centrali.

L'aggancio emotivo che il brand ha nei confronti del consumatore è fondamentale per la scelta di acquisto e arricchisce il processo di un fattore che appaga il cliente e lo fa sentire unico. I brand che attuano questo approccio sono quelli più «affini» al mercato, e sono anche quelli più avanzati e innovativi, in continua ricerca di percorsi di crescita e sviluppo.*Presidente di Areté Methodos

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