Una «Stanza» lunga 90 anni

Caro Mario,
Qui non c’è una risposta da dare. È una lettera in cui, per una volta, il protagonista è il più sorprendente: il curatore della rubrica della posta dei lettori. Oggi questa è la sua stanza in tutto è per tutto, perché oggi non è una giornata come le altre: Mario Cervi compie 90 anni. Anche ieri, come tutti i giorni, era qui al suo posto, a leggere le tante lettere che scandaglia per trovare quella giusta alla quale dare una risposta. Anzi non una, ma La risposta. Perché Cervi, lo sapete bene voi lettori del Giornale, non dice mai cose banali: per molti di voi questo spazio è spesso uno delle prime cose che da leggere. Un appuntamento con il Giornale, ma anche e soprattutto con Mario Cervi che è il nostro quotidiano ha contribuito a far nascere e a far diventare grande.
È molto probabile che il primo istinto stamane, quando aprirà il Giornale, sarà un moto di disapprovazione: una lettera su di lui in uno spazio dedicato ai lettori. Quasi un sacrilegio. Il dovere di informare per Cervi supera l’orgoglio di essere arrivato a questo traguardo. Ma poi sorriderà e ci auguriamo sarà felice di leggere queste poche righe. Perché oggi è il suo giorno. Senza la retorica che Cervi schiva in ogni suo articolo e in ogni sua risposta. Noi vogliamo festeggiare con lui ricordando la sua carriera strepitosa e il suo percorso che ancora oggi lo fanno essere unanimemente considerare una delle più importanti penne del giornalismo italiano.
Noi, cari lettori, abbiamo la fortuna di conoscere Mario Cervi di persona.

Voi, però, avete una fortuna altrettanto grande: potervi confrontare con lui su queste colonne e in questa stanza che da anni è il luogo del dialogo e della condivisione di idee, notizie, commenti. Uno spazio che da domani sarà di nuovo suo e vostro, come è giusto che sia. Ma oggi lasciateci rendergli questo omaggio. Auguri Caro Mario. Auguri dal tuo Giornale.