Caro Cervi,
se Pino Aprile, citando cifre manipolate, quando non platealmente false - come già fece Francesco Saverio Nitti, criticato per questo dai conterranei Giustino Fortunato e Gaetano Salvemini - accusa i Savoia di aver compiuto nel Sud ogni sorta di abominio, una domanda sorge spontanea: allora perché quello stesso Sud nel 1946 al referendum votò compatto per gli aborriti Savoia? Un popolo maturo e coerente non vota per i suoi presunti «oppressori». Quando oltre un secolo fa Nitti pubblicò il suo libro «Nord-Sud», per denunciare la spoliazione delle presunte «ricchezze» del Sud da parte del perfido Nord, Salvemini, pugliese di Molfetta, da par suo esclamò: «Non mi meraviglierei se Nitti da buon meridionale avesse falsificato le cifre». Era proprio così; e con i nuovi libelli neoborbonici la storia si ripete. Ma il pubblico più colto e avveduto non la beve.
Romano Bracalini
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Caro Cervi,
Nellintervista sul Giornale il filoborbonico Pino Aprile alla domanda sugli eccidi di Pontelandolfo e Casalduni risponde che a Pontelandolfo i massacrati erano 5000 e a Casalduni 3000. Pino Aprile in primis omette di parlare delleccidio contro i Piemontesi avvenuto il giorno prima. Inoltre non fa storia ma inventa il numero dei massacrati, rispettivamente in 5000 e 3000. Nel 1861 gli abitanti di Pontelandolfo erano 4375 e non 5000 e gli abitanti di Casalduni erano 2649 e non 3000.
Cervinara (Avellino)
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