Mi domando quale tipo di razzismo si annidi oggi negli stadi se in tutte le squadre di calcio gli stranieri costituiscono ormai gran parte dei giocatori. Comunque sia, prima di occuparsi - o preoccuparsi - del razzismo negli stadi forse bisognerebbe farlo nei confronti di ben altri tipi di razzismo sicuramente molto più tangibili e odiosi, a esempio quello cui spesso si assiste sui mezzi pubblici, ove sono proprio gli «stranieri» a non pagare il biglietto.
Milano
Penso anch'io che l'accusa di razzismo sia sovente affibbiata a fenomeni apparentati al razzismo vero, ma diversi. Il tifo degli ultras, che sovente sfocia in insulto quando non in teppismo, profitta d'ogni appiglio per svilire gli avversari. È vero, i beceri delle curve si scagliano spesso e volentieri contro i giocatori di colore delle altre squadre (i propri sono invece osannati con manifestazioni vicine al delirio). Ma analogo trattamento fu riservato in passato - forse non solo in passato - alle squadre meridionali in trasferta al nord, e a quelle settentrionali in trasferta al sud. Ariel Feltri mi raccontava di quando l'Atalanta era accolta al grido «bergamaschi di m....»», sicuramente reciprocato non appena se ne presentasse l'occasione). La sguaiataggine manesca d'una parte minoritaria ma purtroppo imperversante del pubblico calcistico assume a volte le caratteristiche del razzismo, altre volte le caratteristiche della rissa, con accoltellamenti. L'unico comune denominatore di questi fenomeni è la stupidità violenta, l'odio cavernicolo prima che l'odio razzista. Ancor meno assimilabile al razzismo mi sembra il caso degli «stranieri» che usano i mezzi pubblici senza pagare il biglietto. Il termine «portoghesi», tradizionalmente attribuito in Italia a questi comportamenti, non ha alcun sottofondo razzista.
Di sicuro c'è differenza tra il portoghese «politico» che pretende l'ingresso gratuito a San Siro o all'Olimpico e il portoghese immigrato che sgattaiola in metropolitana. Si tratta semmai di stabilire quale trasgressione sia più riprovevole, quella del politico o quella dell'immigrato. Un'idea in testa io ce l'ho.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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