Lo Stato c’è

Mentre Saviano predica in tv sulle infiltrazioni ’ndrangheta-politica al Nord, lo Stato, in Lombardia, contro la ’ndrangheta fa i fatti. E i fatti sono ben 105 arresti della Polizia che, con un’operazione destinata a fare epoca, ha smantellato un’organizzazione criminale internazionale dedita al traffico di stupefacenti e che vedeva insieme in affari la malavita slava e la ’ndrangheta. L’inchiesta si è articolata attraverso Serbia, Slovenia, Montenegro, Ungheria, Svizzera e Italia, e ha visto globalmente, nei vari tronconi di inchieste italiane e straniere che si sono incrociati, il sequestro di tre tonnellate e mezzo di cocaina, un’enormità. Molto soddisfatto il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso (nella foto) che proprio per l’importanza del colpo messo a segno dalle forze dell’ordine ha voluto essere presente alla conferenza stampa, a Milano.

«Pensavamo – ha rimarcato Grasso – che la piazza di Milano venisse rifornita di cocaina esclusivamente dalla ’ndrangheta grazie al rapporto diretto che storicamente i clan hanno con i produttori in Sud America, ma con questa operazione, dal 2007, abbiamo capito che c’era un’altra organizzazione, con la stessa forza, potenza economica e capacità di esclusiva sui canali di approvviggionamento, evidentemente diversi da quelli dei calabresi, e con una continuità forse, anche, maggiore».

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